Stefania Negro

L’aria, l’acqua, le stelle
respirano del tuo essere che accade
sempre dentro di me come una sorprendente
vertigine, un vulcano zampillante di fuochi
magmatici. I nostri pensieri connessi
bruciano come fuoco stellare e la tua
voce invochi sempre il mio nome
siccome io invoco di attimo in attimo il tuo e
in ogni ora in divenire e fin dove
nulla più appare così perduti
attraverseremo il sole e la neve, la luce sorgiva
e l’oltre dall’oceano fino allo spazio infinito delle galassie.

 

Stefania Negro (Lecce, 1965) ha conseguito nel 1990 la laurea in Lettere e nel 1998 la laurea in Filosofia, l’anno successivo ha effettuato il Master europeo Writing for the screen. Ha collaborato per case editrici come Piero Manni di Lecce ed Empiria Roma. Molte sue recensioni e testi di scrittura creativa soprattutto poesie sono apparsi su riviste letterarie. Un suo contributo dal titolo “Tutor nei corsi di formazione” è presente nel libro Le remore e il titanic, vite precarie a scuola, a cura di Luca Antoccia, con prefazione di Tullio De Mauro. Nel mese di ottobre 2007 ha pubblicato con Cierre Grafica nella collana Opera prima la raccolta di poesie dal titolo Fili di luce compresi negli archi del divenire. Nel 2009 ha pubblicato un saggio filosofico-letterario dal titolo Erranze nel divenire nella collana “Pensare la letteratura” con Anterem edizioni. Seguono altre tre raccolte di poesia La geometria della luce (Anterem edizioni 2009), Risonanze (Manni editori 2010), Oscillazioni (Anterem edizioni 2014). Sta lavorando ad una nuova raccolta poetica, attualmente insegna lettere.