Antonio Bux

Da “Sativi”, Marco Saya Edizioni, 2017

 

Dalla sezione “Claustrofobiche”

 

3.
Per etimo si annida negli anni il metodo
accavallando masse d’odio e radio onde
fin dentro un mare che è la mente rame
mentre offende il cuore d’osso assente
in noi di frusta come rabbia delinquente
calunnia orale che si ottiene nell’inerzia

 

4.
È caduta la conoscenza e mentre cadeva
siamo nati come estinti in mezzo andare
lenti appena eppure pieni di così niente
che veramente pare l’essere somigliante
al vuoto stare delle attese immaginando
ciascun perpetuo di più estinto nell’avere

 

5.
Per puro astratto di malessere giace
la presenza in più come a procedere
per assenze nel divario tradendo il fine
tranquillamente senza cogliere dicerie
sulla prossimità del limite dove diventa

storia al limite o fandonia che millanta

 

Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato vari libri, sia in italiano, tra i quali Trilogia dello zero (finalista premio Lorenzo Monta- no; vincintore premio Città di Minturno), Kevlar (vincitore premio Alinari), Naturario (selezione premio Viareggio), che in spa- gnolo (23 - fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario).

Sue poesie sono state tradotte in varie lingue e antologizzate in lavori collettivi come In- Verse: Italian poets in translation, a cura della John Cabot University.

Ha tradotto vari au- tori di lingua spagnola, su tutti Leopoldo María Panero. Ha fondato e dirige il blog Disgrafie (antoniobux.wordpress.com) e, per le Marco Saya Edizioni, due collane di poesia e prosa.