Giuseppe Talìa

Da “La musa last minute”, Edizioni Progetto Cultura, 2018

 

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Nel trittico del Cane, Io, Es e Sé,

nell’alternativo concept di pianeti nani,

nella perduta via degli anelli planetari,

nel viaticum della storia allucinata,

nell’almagesto dei fenomeni di massa

voliamo, con accanto una Musa Low Cost.

 

Erri De Luca

 

Dell’opera sull’acqua non rimane che una diga pericolante

Con le sirene allevate in acquacoltura dolce e salata

Per una pesca a strascico e di deriva -Piscis no-excavatio

Perché una montagna è la risultanza d’una cavità alla sbarra

Un’aleterazione della coscienza dell’iceberg, e sarà dura, sì dura

Finché durerà la Maddalena in progress con l’occhio di cernia.
 


Giuseppe Talìa (pseudonimo di Giuseppe Panetta) nasce in Calabria, a Ferruzzano (RC), nel 1964. Vive a Firenze e lavora come Tutor supervisore di tirocinio all'Università di Firenze, Dipartimento di Scienze dell'Educazione Primaria. Pubblica le raccolte di Poesie: Le Vocali Vissute, lbiskos Editrice Empoli 1999· Thalia, Lepisma, Roma 2008; Salumida Paideia, Firenze, 2010. Presente in diverse antologie e riviste letterarie tra le qUali si ricordano I sentieri del Tempo Ostinato. (Dieci poeti italiani in Polonia), Lepsima, Roma, 2011 e Come è finita la guerra di Iroia non ricordo, Edizioni Progetto Cultura, Roma, 2016. È in corso di pubblicazione la silloge Thalia per Xenos Book - Chelsea Edilions Collaboration, California, U.S.A, con traduzioni di Nehemiah H. Brown.