Giulio Maffii

Da “Angina d’amour”, Arcipelago Itaca 2018



Nessun amore è un amore
se non ha almeno un’intercapedine
Ci persegue una domanda
- ma come fare
come fare a riconoscere l’amore? –
Poi alla fine succede un fulmine
dietro resta il coro dei paurosi
Ci siamo amati una volta sola
in questa vita e forse in un’altra
sopra l’abito della domenica
ci siamo indossati divorati
baciati e sparati in bocca
un alfabeto intero
Non toccare più niente
neanche lo scalmo che ci sorregge



Giulio Maffii dorme abitualmente dal lato della porta, ma non disdegna il lato opposto. Osserva il mondo dagli zigomi delle finestre, dai balconi, dai finestrini d’auto. Spesso ci scappa un porticato. Adora attraversare corridoi. Vive e scrive. Studia e narra. Si può trovare di frequente sul web. Incentiva la piccola editoria, però quella seria e appassionata: qui pubblica volentieri. Ogni tanto accetta di buon grado premi, passeggiando tra l’odore amaro delle felci o incontrando sul cammino mucche che non leggono Montale. Prova ad essere saggio preferibilmente a giorni alterni.