

Madre
Madre
E se non fossi tu a dare la vita / altrimenti / perché tanto dolore. / In quella vita che non fu mai veramente mia / tu entrasti con forza / crescesti dentro / malamente / per stillicidio.
E se non fossi tu a chiedere / ma io a dare incondizionatamente / per puro e deviato amore / come Clizia / costretta a girare / attorno alla più grande delle stelle? / Diversamente io / fanciulla piangente / senza le sembianze di madre / non divenni mai girasole.
Terra-Madre
E se fossero le nostre lacrime / a far scorrere i fiumi / ora dai letti asciutti. / O i nostri occhi / a fissare a terra le pietre / o i nostri cuori senza più battiti / a far palpitare le montagne. / Fossimo noi quelle vette / che il Tempo ossessivamente trasmuta / da uomo ad albero / da fiore a uccello. / Materia sempre in movimento / dalle sembianze mai uguali. / Nostalgico è il ricordo / di un dolce sguardo / che ora in fredda pietra / è immobile montagna.
Terra-Madre
Rimane ora un flebile ricordo / di quando brucianti / come candele nella notte / attraversammo il fiume / senza paura un giorno / di diventare mare. / In un perenne viaggio / d’amore e di follia / attraversammo strade / imparammo a piangere. / Col battere del tempo / spartimmo e patimmo / contenitori di parole / nomadi / di vita e di versi.
Madre-Terra
Preservi dentro di te le tante vite / da poter vivere / i mille racconti da abitare / dentro libri sfogliati / annusando le carte. / Non so più qual è il tempo / nel miliardo di stelle / e nel viaggio del tempo / ripercorro il futuro / di infinite esistenze. / Resistenze / nello straccio di un presente / morente. / Ultime pagine. / In ritiro / cerco un tempo sospeso / di relativa eternità.
Madre-Terra-Madre
Col tempo mi ricompongo in te / distinguo l’essenza di pause scandite. / Col tempo quel tempo / non è che una linea che muove un angusto quadrante. / Adulta io / inseguo forme circolari / assaporando parole consolatorie / nel breve spazio di una ruga inattesa. / Come noi la parola vola / in perpetuo divenire.
Patrizia De Vita coltiva da anni la passione per le arti, la poesia e la scultura.
Ha partecipato a numerosi reading poetici (Poetica al femminile, Voci di donna).
Molte sue poesie sono pubblicate in Riviste letterarie e raccolte antologiche con attestazioni di merito, tra cui: Rivista Poeti e Poesia a cura di Elio Pecora, Il Portico, Aped, Cavallari di Pizzoli, Les fleurs du mal–Ducas, Accademia delle Arti “Città di Castrovillari, antologie su I grandi temi della Poesia a cura di Giulio Perrone Editore, Il sé, la poesia, il mondo. A scuola di scrittura da Dante, a cura di Letizia Leone per Giulio Perrone Editore, Il Federiciano, Arbor poetica per Lieto Colle, Premio dei premi per Progetto Cultura Roma, Premio Internazionale Kerouac.
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La raccolta “Le stagioni dell’anima femmina” è pubblicata da G. Perrone editore, 2011, vincitrice al concorso “PENSIERI D’INCHIOSTRO” PerroneLab, 2010, prima classificata al Premio “Creativa” VI° edizione 2012 per Poesia Edita.
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La raccolta “Pensieri in viaggio a quattro mani”, scritta con Costantino Quarta, è pubblicata da Youcanprint editore, 2017.
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La prosa poetica “Colmi di crucci e sogni” è finalista con segnalazione, per Prosa poetica inedita, al Premio “Lorenzo Montano”- Anterem, 2013.