Ranieri Teti su “In un punto” di Roberto Perotti

La poesia di Roberto Perotti porta con sé il senso dell’infinito, la trama del continuo ritorno.

Si pone come l’oggetto espressivo di una prossemica spaziale.

Ci induce a far di conto con il dubbio, ci conduce a immaginare un destino di domande senza risposte.

E’ come se l’autore si fosse posizionato in un punto indeterminato del cosmo e da questo punto osservasse il ritornare della storia, il passare delle epoche, l’incommensurabilmente grande e i minimi accadimenti quando diventano scintilla.

Più precisamente, “una scintilla che dipana / una storia”.

In questo testo si offre un fermo-immagine dell’evoluzione, una personale meccanica celeste, una luce dentro una prospettiva, un respiro o, per citare Perotti, “una favola di frammenti continuamente ricomposti”.

Il poeta, quando cerca, trova alleati dappertutto; incontra cose e situazioni talmente vere che accadono solo in un testo poetico.