Gennaio 2015, anno XII, numero 25

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Se poesia è “agire al di sopra di ciò che si riesce a pensare”, come scrive Nanni Cagnone, se “i poeti interrogano il linguaggio al di sotto delle sue falde discorsive, che così tanto assomigliano alla superficie anonima delle cose”, come afferma Flavio Ermini, esiste sicuramente molto spazio da abitare poeticamente. Ovunque si pongano, i poeti smascherano il mondo osservandolo dai margini. Tra al di sopra e al di sotto si apre senza protezione una zona multiforme, una lunghissima crepa, l’ombra di un’inappartenenza, un’atopia dove radicarsi, una continua partenza, un esilio senza terra da raggiungere, una ferita che non sanguina.
Tutto quello che segue, a partire dal ricordo di Tiziano Salari, nasce dall’esperienza del “Montano 2014”, tra poesia, saggio e prosa poetica.
Ricordando a tutti i poeti, narratori e saggisti che l’edizione 2015 è appena iniziata scarica il bando della 29^ edizione, auguriamo buona lettura.

Immagine di copertina: dipinto di Paolo Corsino