Nicola Licciardello, prosa inedita "Sempre", premessa di Mara Cini

E’ che le parole sono straordinariamente ingannevoli, sono paradossale concetto, sempre manipolabile.

E’ che con le parole si può giocare, un gioco un po’ inquietante, nel tempo della vita – la vita degli uomini s’intende –

dove il sempre, l’amore, l’eterno hanno qualche possibilità di dare un senso di vertigine.

All’illusorio sempre definitivo si accompagna un più “comprensibile” sempre storico o il sempre scorrente della natura, del ciclo delle stagioni, il mito dell’eterno ritorno.

La nostra è una forma provvisoria, è una memoria labile dove il sempre concettuale sbiadisce come un infinito.

Un SEMPRE graffito su qualche muro, tracciato con mano o utensile, visibile agli occhi, può durare un po’ di più.

 

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Nicola Licciardello, saggista e poeta, ha tradotto da Gary Snyder, José Lezama Lima, Armando Romero, Cintio Vitier, Fina Garcia Marruz (La spada intatta di María Zambrano, Marietti 2007). Ha promosso performances collettive a Padova con l’associazione “Shunyata”, e pubblicato le raccolte poetiche Il Ballo Immune (Fermenti, Roma 1994), La gioia dell’impossibile (Sinopia, Venezia 2007), Padova un fiume di poesia (2011). Collaboratore di riviste trans-culturali quali “Angelus Novus”, “l’Immaginale”, “Dharma”, “Anterem”, “Poesia”, “Semicerchio”, “Viceversa” (Montreal), “Italianistica” (São Paulo) – alcuni suoi lavori sono presenti su You-Tube e Academia.edu. La “Rivista di Studi Indo-Mediterranei” (Università di Bologna) ospita i suoi più recenti saggi su Dante e la mistica indiana. Estasi.com (Mimesis 2016) è un volume di 400 pagine (100 foto in bianco e nero, indice dei nomi e glossario sanscrito) sui suoi viaggi in India e Tahiti.