Paola Silvia Dolci, audiolettura dalla raccolta “Bestiario metamorfosi”, nota di Laura Caccia

Audiolettura

Tra mostri e prodigi

Una parola desiderante abita bestiario metamorfosi di Paola Silvia Dolci: in bilico tra il reale e l’onirico, il conscio e l’inconscio, l’irreale e il simbolico, il fiabesco e il mitico.

Di quanti livelli di rappresentazione la poesia riesce a farsi carico? A conferma del domandare “esistono diversi gradi di realtà? Come per le malattie?”, l’autrice ne snoda i molteplici piani attraverso prose poetiche, diari giornalieri, versi, citazioni e disegni. Introducendo personaggi fiabeschi e mitici, con riferimento ai bestiari medioevali, alle metamorfosi ovidiane, alle favole orientali e nordiche. E aprendo versi come specchi deformanti, in cui la realtà viene modificata e distorta, tra speranze e timori, sogni e terrori, desideri e paure.

I mostri, che attraversano il Bestiario, hanno per Paola Silvia Dolci le stesse caratteristiche della parola che li designa: una cosa straordinaria dalle caratteristiche mirabili, un prodigio, dall’etimologica del termine, così come una cosa contro natura, dai connotati deformi e spaventosi.

Per questo, in alcuni testi, pare di entrare in un dipinto di Chagall dove umani e animali convivono su un piano diverso di realtà. E, in altri, in un quadro di Munch, quando le metamorfosi si fanno mostruose, tra gli aspetti inconsci di sé e la realtà storica più terrificante, i campi di stermino nazisti, per cui “Ogni notte scrivo sul braccio il tuo nome”.

 

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Che tipo di creature sono?
 

E che cosa ci dice la nostra risposta?
 

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giorno 1
 

pos 42°49.24’N 10°45.81’E, vento teso, Libeccio a 17 nodi, si formano piccole onde nelle acque interne, ti amo, ti abbandono per non tornare mai più, non ti abbandonerò mai, ho ricordi di te che non abbiamo vissuto, gli uomini mi fanno volare, non mi fanno scrivere meglio, scrivere, scrivo meglio da sola, salgono a sera e sciamano per la barca
 

dottore, esistono diversi gradi di realtà? come per le malattie?
 

gli alberi delle navi sono antenne, legnetti, matite e oscillano

 

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giorno 4
 

pos 42°47.93’N 10°42.81’E, siamo caduti nel mare dove nascono i mostri, là sotto, un’Ondina: “la paura sembra maggiore del desiderio o esattamente uguale”

 

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Passeggiare intorno, cercando di immaginare la scena.

Ogni notte scrivo sul braccio il tuo nome.
 

Ho girato tre volte l’anello di ottone

della Schöner Brunnen.

Un uomo correva in bici, senza mani,

con le braccia aperte, ridendo forte.

Norimberga è stata ricostruita con le ossa dei palazzi

distrutti dai bombardamenti, ma

al Dokumentationszentrum Reichsparteitagsgelände

ne parlano come se fosse qualcosa

che non ci riguarda.

Ogni volta che torno in Germania continuo a pensare

che i volti che vedo siano quelli dei figli, dei nipoti,

dei pronipoti dei nazisti eppure sono anche io

la nipote di un assassino.

Di cosa ho paura?

 

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il cammino diventa buio

stanotte continuavo a sognare


 

io sono un altro fantasma

che si aggiunge a quello del passato


 

egli apre la bocca e io vengo assorbito


 

c’est cette flamme

que je dois retrouver


 

io sono la stessa bambina

devo uccidere un drago al giorno
 


Paola Silvia Dolci, ingegnere civile. Diplomata presso il Centro Nazionale di Drammaturgia. Collaborazioni con riviste letterarie. Direttore responsabile della rivista indipendente di poesia e cultura Niederngasse.

Tra gli altri ha tradotto Maxine Kumin, Galway Kinnell, Christian Gabrielle Guez Ricord e Albert Camus.

Nel 2015 ha partecipato, su invito della Fondazione Roma, alla 9^edizione dell’evento internazionale Ritratti di Poesia.

Nel 2017 ha partecipato a RicercaBo 2017, laboratorio di nuove scritture.

Selezionata per il Premio nazionale Elio Pagliarani, finalista ai premi Myosotis e Bologna in lettere, è vincitrice del premio Guido Gozzano nella sezione poesia inedita.

Suoi testi sono stati tradotti, oltre che in inglese, in francese e in spagnolo.

Libri: Bagarre-Lietocolle ed. 2007, NuàdeCocò-Manni ed. 2011, Amiral Bragueton-Italic Pequod ed. 2013, I processi di ingrandimento delle immagini-Oèdipus ed. 2017.