Lia Cucconi, videolettura dalla raccolta “Dimensioni nell’essenza dell’accesso”, nota di Giorgio Bonacini


Ciò che fin da subito sentiamo, leggendo queste poesie, è che la parola di Lia Cucconi non teme lo spaesamento che a volte subisce la mente nel confronti del silenzio. Non però una situazione di sottomissione, bensì ricca di tratti labirintici e di capovolgimenti significativi dovuti, a suo beneficio, alla “complicità della memoria”. L’autrice mostra un pensiero di lucidità e astrazione così concreto da misurarsi, in ogni dimensione pensante, (e senza mai sviare in percorsi più facili) con elementi perturbanti, ma ricchissimi di materiale poetico: il riflesso di una fuga; l’orma precaria del dire; l’inafferrabile riverbero di un ombra. E senza mai dimenticare, in tutto questo, che la forma della voce interiore, grazie al suo inafferrabile sentimento del senso, sopporta anche il tempo della fragilità e dell’abisso.


III. Dimensione: abbaglio


Esilio di nuvole senza soglia

raccontato da riflessi di luce

sorvegliati e avvolti dai veli assolti

nel pensiero d’una porta che ricade

nello stupore della solitudine.

Poi la restituzione è silenzio

le cui pareti di cripta emettono

chiuse persiane oltre ogni verbo e nota

nella complicità della memoria

dipinta in forza a traslato corpo.

 

VII. Dimensione: passi

 

Incunaboli passi: dimensione

temibile nel labirinto chiave

dove lo spazio indicato è foro

d’uno specchio legato all’occhio curvo

simile a un chiasmo d’ornati plurali.

Lunghi presagi di mura e legacci

d’acuti aprili dentro nubi lente

dementi uscite alfine d’un confine

da dogana limite mai percorsa

nella percossa orma dentro all’io evento.

 

XI. Dimensione: obliquità 

 

Obliquità squilibrata al pensiero

negli interstizi estremi dello spazio

senza luogo d’accesso alla costanza

che non svela intrecci deposti, ma,

un tempo di fragili abissi lenti

dove l’istante mormorio non luce

è fluttuante reazione in dispersi.

 


Lia Cucconi. Docente di Attività Espressive. Ha pubblicato 9 libri in Italiano e 10 nel Dialetto di Carpi (Modena). Ha ricevuto critiche e riconoscimenti nelle due espressioni linguistiche, fra i quali: 1° Premio Noventa-Pascutto; 1° Premio Paolo Bertolani-LericiPea; 1° Premio Carlo Levi; 1° Premio Salva la tua lingua locale Campidoglio-Roma; 1° Premio Poesia in forma Landays Torino. Ha pubblicato poesie in antologie e riviste nazionali e in rete nelle due forme linguistiche, sostenuta da critici del settore, volgendo la sua sensibilità artistica nella Poesia lirica, civile e sperimentale, completandola con l’insegnamento verso la preparazione delle insegnanti dell’infanzia.