Paola Nasti, dalla raccolta inedita “Contro l’angelo”, nota di Giorgio Bonacini

In due parti si divide questa raccolta: che hanno però in comune la considerazione di ciò che è l’altro, come figura o come condizione esistenziale. La prima (che dà il titolo) è dedicata alla materia in cui la metafora dell’angelo si incontra e si scontra. E’ una figura estrema, disgregante per il troppo fulgore, che sembra rappresentare ciò che tende alla perfezione: dunque umanamente perturbante, perché si angelizzacredendo/di sfuggire alla sporco e all’ingiustizia”. La seconda parte riguarda la fuga, l’allontanamento, la sparizione. Cose, animali, persone che diventano ciò che sono quando se ne vanno. E’ il movimento che esercita la distanza, con momenti in cui le “prove di sparizione” arrivano dai due estremi del poema: angeli indifferenti e particelle atomiche in fuga in un unico tunnel.

 

dalla sezione Contro l’angelo

*

si ritrovò cadavere

senza targhetta di riconoscimento

a pezzi spiattellato splitterato

diviso

in decine di stanze

migliaia di caratteri le cellule

sparse sul pavimento

 

*

adesso furibondo sventoli le ali

sei un immenso elicottero di luce

impossibile rimanere in piedi

nei tuoi paraggi

i nugoli di piume

oscurano ogni cosa

aggiunti all’infinito

fulgore che promani

non c’è spazio per nulla che non siano

le tue ali crudeli

 

dalla sezione Escapologie

*

ogni tanto facciamo

prove di sparizione

prima le dissolvenze colorate,

lampi di neon scontornano

l’evanescenza che innesta i profili

i tratti umanizzati delle mani

i volti prensili sul nero dello sfondo

non ci accorgiamo mai

dell’attimo che ci rende invisibili

sciolti da ogni abbraccio, le dita

che nel buio non si tengono, ma noi

non lo sapremo

 


Paola Nasti è nata a Napoli nel 1965, dove vive e insegna filosofia nei licei. E’ fondatrice e redattrice della rivista di poesia Levania. I suoi testi – poesie e racconti - sono pubblicati in antologie, riviste e blog. E’ stata finalista nella XXXI edizione del Premio Montano 2017 con “Cronache dell’Antiterra”, edito da Oédipus nel 2018. Nel gennaio 2019 ha pubblicato per Eureka Edizioni, nella collana CentodAutore, la plaquette “Poesie dello yak impigliato per un pelo della coda”.