Gerardo De Stefano, poesia inedita “Anadioménon”, nota di Ranieri Teti

Gerardo De Stefano si misura con un verso lunghissimo di difficile fattura: tanto è enorme, debordante e ipertrofica la materia testuale, quanto è levigata all’inverosimile, curata in ogni minimo particolare, la parola che la sostiene. Siamo di fronte a un testo che mentre lo leggiamo ci guarda dal passato, ci guida nel presente, ci porta verso il futuro; siamo di fronte a un testo che non si risparmia e non risparmia digressioni nello sconvolto ambiente naturale, quasi celate nei versi e allo stesso tempo manifeste. Tutto è coerente con l’impianto verbale.

Gli inserti da altre lingue, che contribuiscono a rendere universale il testo, sono citazioni originali di grandi autori; come il titolo, che riprende quello di un saggio sull’arte di Alberto Savinio. Alcuni scarti testuali, repentini cambiamenti di senso, inserimenti stranianti, aprono la porta e rendono omaggio a tanta arte e a tanta poesia di inarrivabile grandezza del novecento.

Gerardo De Stefano, poesia inedita Anadioménon

Gerardo De Stefano, poesia inedita Anadioménon

Gerardo De Stefano, poesia inedita Anadioménon


Gerardo de Stefano nasce a Napoli nel 1976.
Nel 2012 esce, per la Thauma Edizioni di Pesaro, la sua prima raccolta di poesie: “Stigmate & Stilemi”. È il curatore della collana RigorMortis (Memoranda Editore, Massa).