Paolo Durando

Da “Pieghe del tempo”

 

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FUTURA MEMORIA

Ci sarà un angolo di futuro,
una postazione, un'insenatura,
in cui sostare
per raccogliere gli anni
nel cavo della mano,
inanellarli in decenni,
in secoli, nel tripudio

della spuma dei giorni,

dei geyser di secondi.
In quella nicchia
di scampati all'antropocene,
ci apriremo a un destino nuovo
e la parola "storia"
non avrà più significato.
In quella costa di frangenti spuri,
di ossidate magagne,
nella soporifera stasi
della cova di nuove promesse,
gradiremo essere per noi stessi,
essere per la morte che è vita,
nella calma precisa
che precede il riavvio. 

 


Paolo Durando è nato a La Spezia il 24/2/1963 e insegna italiano e storia al liceo artistico di Treviglio. Partecipa per la seconda volta al premio Montano con una raccolta inedita. In precedenza si è cimentato nella narrativa, fantascientifica e weird.

Il suo primo riconoscimento importante è stata la pubblicazione, propugnata da Ugo Malaguti, del racconto “La missione di Xeres” sul num. 37 di Futuro Europa, la rivista della Perseo libri.

Nel 2013 ha vinto il premio Short Kipple con “I transmortali” e, nel 2015, è stato tra i finalisti del Premio Hypnos per racconti weird, con “Vettore Eden”, pubblicato poi nella raccolta “Strane storie”(2016), edizioni Hypnos.

Presso le Edizioni Scudo sono disponibili numerosi racconti, nonché i romanzi brevi “Prospettiva Avadhi” (2015), “Gli eletti di Scantigliano” (2016), Dorian Hertz (2017).