Laura Cingolani

Dalla raccolta inedita “Fare lo spazio”

 

È caduta l’immagine di me

 

È caduta l’immagine di me,

quella col vaso, i

fiori, anzi quella

non l’ho mai

avuta, è fuori. È caduta l’imma-

gine dove ho il collo

dritto, stabile, solido,

robusto, ma anche così non

l’ho mai avuta l’immagine

del collo. È caduta un’im-

magine di me che non

è mia, ma non

dispiace affatto.

 

Come ho già detto

sei tu che mi hai fatto

è caduta quell’immagine

sotto in fondo al

mobiletto, vicino al

gatto. È caduta l’immagine di

me – cade sempre! – io

la raccolgo e la rimetto

a posto, paziente, ogni

volta, sapendo che tanto

da qualche parte deve pur

stare, da qualche parte

deve pur esserci

l’immagine di me

caduta che sia

oppure messa via

 


Laura Cingolani è nata ad Ancona e vive a Roma. Si è laureata alla Sapienza di Roma con una tesi su Amelia Rosselli e si è formata come operatrice nel campo dell’Arteterapia. Il suo campo di specializzazione principale comprende la parola e la voce. Il suo interesse per la poesia è condotto su molteplici livelli e comprende la poesia lineare, sonora, visiva, elettronica (videopoesia, computer poetry), includendo anche dimensioni musicali e grafico-pittoriche.

Nel 2008 insieme a Daniele Salvati ha inventato il Graphemium, uno strumento sinestesico, poetico e sperimentale che coniuga la parola all’elaborazione musicale elettronica.

Con il duo Esse Zeta Atona fondato con Fabio Lapiana nel 1996 partecipa a Roma e in Italia a festival e rassegne di poesia.

Tra le sue ultime opere si ricordano: Tavole di poesia visiva e asemica esposte alla mostra collettiva CONCRETA ospitata dall’Accademia di Ungheria di Roma pubblicate nel volume CONCRETA1, a cura di Sebastiano Triulzi, Diacritica Edizioni, Roma, 2019. Opera diffusa in modalità open access (http://diacritica.it/wp-content/uploads/1.-CONCRETA-1-a-cura-di-S.-Triul...); Elektromeals and other concrete stories, album solista di musica elettronica, con l’etichetta indipendente Selvaelettrica, Roma, 2016.