Lea Barletti

Dalla raccolta inedita “Ascolta. Quando sarò morta (versi sparsi in ordine alfabetico)”


(L)


La struttura elementare delle cose

 

Mi consola,

la finitezza della materia

la sua struttura elementare

granulare

mi consola come carezza sulla testa,

sapere che c’è un limite finito

alle infinite particelle

all’infinito frantumarsi di ogni cosa

che c’è un limite per tutto

un limite che è legge

insieme cosmica ed umana:

allora anche io, un giorno

anche io

avrò finito di frantumarmi

e resterò

puntolino di energia, grano di materia,

che forse ancora brucia

ma più non si divide.

(a Carlo Rovelli, fisico)

 

**

(P)


Psicostasia

 

Psicostasia, lo sai, si chiama

la pesatura delle anime:

da una parte il cuore

dall’altra una piuma.

La misura esatta della nostra perdizione

la grammatura della salvezza

sono tutte lì, nel resto matematico

di una elementare sottrazione.

 


Lea Barletti è attrice e performer e attualmente vive e lavora a Berlino insieme a Werner Wass, con il nome “Barletti/Waas”.

Le loro ultime produzioni, Selbstbezichtigung/Autodiffamazione di P. Handke, in versione bilingue italo/tedesca, e Kaspar in lingua tedesca, sempre di P. Handke, sono rappresentate in Italia e Germania.

Inoltre Barletti/Waas insieme all‘associazione ITZ Berlin sono partner tedeschi di Fabula Mundi-Playwriting Europe, un progetto per la circolazione di testi di drammaturgia contemporanea che vede coinvolti 11 paesi europei.

Lea Barletti scrive soprattutto racconti brevi, poesie e testi teatrali. Suoi racconti sono stati pubblicati su riviste e siti online (tra cui Il primo amore, Oblique, Zest, Minima&Moralia).

Il testo teatrale Monologo della buona madre è stato rappresentato come lettura scenica al Teatro I di Milano nel marzo 2018 e ha debuttato nel Festival “I teatri della Cupa” (Novoli-Le) nell’agosto 2018.

Una sua piccola raccolta di racconti, Libro dei dispersi e dei ritornati, è stata pubblicata per Musicaos editore (2018).

La poesia inedita La parola madre ha ricevuto la menzione d‘onore al Premio Lorenzo Montano (XXXII Edizione), mentre la poesia inedita, Idròbate ha ricevuto la medaglia d‘onore al Premio Don Luigi Di Liegro (X edizione).

Da poco ha iniziato a scrivere anche in tedesco, un tedesco “sporco” e molto personale.