Laura Cingolani, poesia inedita "Sonnambula n. 7", nota di Ranieri Teti

La sostanza della forma.
Epifania per diversa agnizione.
La parola racchiusa nei suoi dintorni.
Codice di visione in assonanza simbolica.
Mimesi grafica del sonnambulismo e azioni.
Veglia a occhi chiusi oppure sonno a occhi aperti?
La figura è ritta, in leggero ritmo, costante movimento.
Contemporaneamente ricorda, pensa, vive, crea astrazioni.
Con moto accorto, andante non prolisso, produce riflessioni.
Si riflette nello spostamento lieve. Il pensiero è interiore.
Porta consueti smarrimenti e volontari nuovi inciampi.
Come fa un uccello “poco incline all’orizzonte”.
Viene assalita da altri spaesamenti temporali:
mai più capii se c’eri veramente”. Un
segreto donato dal vento notturno.
Consumato dal sogno il destino
quale nuova tregua offerta.
 

Sonnambula di Laura Cingolani

Nota biografica di Laura Cingolani