Liliana Ugolini, da “Appunti sul taccuino del tempo. I dolmen”, Fermenti Editore, 2016, nota di Flavio Ermini

Liliana Ugolini è poeta e autrice di testi teatrali. Il suo lavoro può essere definito come “teatro da camera per opere in versi”.

Coerente con questo spirito è l’ultimo suo libro edito da Fermenti: Appunti sul taccuino del tempo. I dolmen.

L’essere umano – registra Liliana Ugolini – ha due nascite: una nascita avviene nel mondo, ed è improntata sulla carne; un’altra nascita avviene nella parola, ed è fondata sull’essenza.

Il segno più chiaro della nuova nascita è la coscienza della nostra finitezza. La consapevolezza di essere per la morte.

Liliana Ugolini ci porta con la sua poesia dove spira il soffio dello spirito. Lì, sperimentiamo – in un unico magico momento – entrambe le nascite. Lì sperimentiamo la pienezza dell’essere, per cui il

finito si colora dell’indefinito e il presente diventa eternità.

 

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1893 Il voto alle donne

Nuova Zelanda. La nazione è piccola ma l’esempio di democrazia è grande. La voce in maggioranza è avanguardia di conquista e prende forma dal silenzio di secoli.

 

Ogni ciclo ha un inizio nei dolmen

 

Del sommesso sommerso ecco la voce.

Goccia pende parola e nel concetto

s’alza lo staglio di quel detto

che si doveva dire e che dà peso.

Misconosciuta sagoma d’oscuro

svela ora l’epigrafe e lì sta il vero

brivido assoluto e qui ti sento dentro

accolta nel gruppo dell’inciso

memorabile assurto al già compiuto.

 

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2014 Immigrazioni

Morti per acqua, vittime della speranza tradita.

 

I dolmen non esistono. Le pietre sono acqua.

 

Si sa che son del sogno le speranze

gioco infernale del precario.

L’innocente marea dello stupore

affonda in notti/pece

dove la lastra liquida livella i corpi vivi.

Lo strappo che ci porta sulla terra non terra

sostiene solo voci che si spengono

al lume delle fiaccole

e il grido terrifico che sale

è immane nell’abisso del sognare.

Il lungo sonno sia l’ultimo di rabbia

e i nomi dell’appello siano qui

vivi alla meta.


Liliana Ugolini ha pubblicato 19 libri di poesia, 4 in prosa e 4 di teatro. Da questi sono stati prodotti 12 spettacoli teatrali e 2 opere/concerto. Ha curato per 16 anni in “Pianeta Poesia” la poesia performativa e multimediale documentata in tre libri. Collabora con l’Associazione Multimedia91 all’Archivio Voce dei Poeti e fa parte del gruppo performativo “Cerimonie Crudeli”. E’ stata redattrice della rivista “L’Area di Broca”.