Gianni Ruscio, da “Interioranna”, Algra Editore, 2017, nota di Flavio Ermini

Gianni Ruscio è nato nel 1984 a Roma, dove vive. Pubblica il suo primo libro di poesie a 23 anni. Con Interioranna (edito da Algra nel 2017) è al suo quinto volume.

Tra queste pagine assistiamo allo spettacolo della nascita di un essere umano. Assistiamo alle vicende di un piccolo corpo che si nutre di un corpo più grande. Nella sua lucidissima prefazione, Gabriella Montanari ci parla di “amore dentro l’amore”, di “carne dentro la carne”, e definisce la maternità come un non-luogo, “un altrove in cui la sostanza muta mantenendosi intatta”.

La nascita è il moto originario che ogni volta si ripete e conosce un nuovo inizio. Vivere umanamente è un andare nascendo, è un continuare a nascere.

Assistere alla nascita di un corpo è assistere al rivelarsi dell’interiorità, al manifestarsi di labbra che hanno la forza e il coraggio di aprir bocca e parlare.

Si esce dalla casa materna con il desiderio di qualcosa, ma anche con la nostalgia di un possesso che alla luce del giorno non c’è più. Con la nascita non si cresce più nelle radici, ma nei rami. Non ci facciamo da soli: la vita è sempre qualcosa di ricevuto, ha sempre la natura del dono. E in questo dono ineliminabile è la tensione tra il sentirsi-parte e il voler essere-per-se-stessi.

Ruscio ci parla proprio di questa relazione d’intimità, di questa gratitudine che ci fa sentire anelli di una catena, parti di un tutto.

 

 

***

Nel bolo dell’ignoto che digerisce

sé stesso.
 

Due corpi uno.

Liquor


 

che ubriaca l’ego

e torna a rendere

uno

ciò che un tempo

era doppio.

 

***

Dai nervi incorniciati dal manto

della sera,

s’esprima la voglia, penetrazione

di un istante. s’annodi intorno

intorno nostra voce, richiamo

calamità e nastro breve.


 

***

se respirate, da questi

polmoni, uscirà

neve e sogno.

Rumore

miserabile e solenne, permea

e devasta, ricostruiscici sublimi.
 


Gianni Ruscio nasce a Roma il 7 dicembre 1984, dove vive tuttora. Ama il buon cibo, l’arrampicata e la vela. È un musicoterapista, un docente e, da poco, un papà felicissimo. Pubblica il suo primo libro di poesie nel 2008, a 23 anni. Continua la sua ricerca e nel 2011 esce il canzoniere “Nostra opera è mescolare intimità” per le edizioni Tempo al libro. Nel 2014 esce “Hai bussato?” per le edizioni Alter Ego, con prefazione di Roberto Gigliucci (ricercatore, italianista, esperto di poesia del 600, autore, tra le sue altre pubblicazioni, del libro edito da Bruno Mondadori “Cesare Pavese”, e docente di letteratura presso la cattedra di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza). Nel 2016 pubblica con la casa editrice Ensemble di Roma “Respira”, che si aggiudica una menzione al Premio Lorenzo Montano - XXX edizione - e vince il premio di poesia italiana indetto dall’editrice Laura Capone (tra l’altro gli unici due premi cui partecipa). Interioranna, edita dall’editore catanese Algra, è la sua quinta pubblicazione, con prefazione di Gabriella Montanari.