Daniele Poletti, da “Ottativo", Edizioni Pufrock, 2016, nota di Rosa Pierno

L'incistazione di linguaggi specialistici (medico, geometrico, semiotico) sembra espungere di fatto la necessità della cesura dal verso e così anche la necessità dell'inarcatura, ove d'altronde la rottura dei legami sintattici costituisce comunque discontinuità all'interno della consequenzialità lineare, dichiarando la volontà di spingersi nei labirintici corridoi della lingua alla ricerca dell'impossibile lingua ‘perfetta’: intenzione simile, in questo, alla ricerca condotta da Michaux sul versante visivo. Il testo problematico che si dispiega sotto i nostri occhi si sbarazza dei generi e prosegue verso un'accumulazione che solo nell'insieme ritrova la sua capacità di esprimere una vicenda umana: la percezione del proprio corpo. Ma è anche, al contempo, registrazione della metamorfosi del segno verbale, della sua capacità polimorfica e plurisemantica, che si accampa quale vero soggetto sulle pagine.


 

deprivazione del sonno - B

misurare una grandezza significa determinare quante volte essa

contiene l’unità di misura; non sempre si potrà avere di un dato

segmento la misura esatta; nei rapporti tra grandezze differenti si

crea un obbligo di coordinazione, tale obbligo è indipendente dalla

visione.
 

VII.

L’incrocio di passanti produce tremolio una sfocatura disapparire

della forma sulle pieghe del guanciale restanza il fiume senza

il fiume scorre negli occhi, risospinti alla vita i morti acque della restituzione

ritroso a scorrere le forme elementari non soffrono il tempo.

È questo il punto da raggiungere impazienza della risacca ritroso a scorrere

pancia dell’onda onde pancia delle acque pancia e onda hanno fattezza

gravida nell’etimo. Per dire che c’è qualcosa e che questo è fatto in un certo modo.

 

IX.

La masticazione è un adattamento uno dei primi segni

durante le due dentizioni è discontinuo, tutto ciò che può essere addentato

fonda sicurezza radicamento; liso di masticatura.

In trentadue giorni si appalesano i distretti venosi

: continuano a perdere foglie per torsione

: il frasario dei tigli è liso e scopre un’armatura saia

: cedono le valvole a nido di rondine sporgendo nel suo lume

c’è reflusso, desiderio di una cella

nuova, uno dei primi segni il desiderio di

per mordere ogni mattina un carminativo rende

lieve un mordicativo per non separarsi.

La nervatura rimane diagonale i decidui rimangono e variano.
 


Daniele Poletti nasce a Viareggio nel 1975. Poesia e teatro del corpo sono le attività che animano la sua ricerca. Pubblicazioni: Dama di Muschi (1995, edizione privata), con i testi introduttivi del poeta visivo Arrigo Lora- Totino e dall’artista Antonino Bove, Una giornata... particolare (2003, Mauro Baroni editore) e Ipotesi per un ipofisario (2005, Marco Del Bucchia Editore). Tra le partecipazioni: L’ora d’aria dei cani (2003, Mauro Baroni editore), Parabol(ich)e dell’ultimo giorno. Per Emilio Villa (2013, Dot.Com Press), I racconti della metro (2016, Aracne editore). Sue poesie e lavori concettuali sono apparsi su varie riviste e contenitori d’artista (Offerta Speciale, Risvolti, Geiger, BAU, Italian Poetry Review tra le altre e su l’immaginazione 10 poesie con una nota di Edoardo Sanguineti). È presente su alcuni blog letterari come Il fiore del deserto, Poetarum Silva, Rebstein, Trasversale, blanc de ta nuque.

Fondatore e promotore del progetto culturale [dia•foria: www.diaforia.org, che all’inizio del 2013 ha inaugurato un nuovo spazio dedicato alle scritture di ricerca: f l o e m a - esplorazioni della parola (http://www.diaforia.org/floema/).