Franco Falasca, una poesia inedita, “Le musiche”, nota di Marco Furia

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Un necessario enigma

Franco Falasca, con il suo componimento intitolato “Le musiche”, ci introduce in un territorio la cui inquietante atmosfera (che ricorda certe pellicole ambientate in drammatici dopoguerra) non è esente da pronunce che rimandano al mondo della scienza.

Cito ad esempio:

“danze di protoni”

e

“abbeverandosi a una fontana di protoni”.

Una scienza vista (e vissuta) quale partecipe di una folle distruzione: l’annichilimento totale, tuttavia, iniziando a dissolversi, consente l’emergere di tratti esistenziali in cui meraviglia, stupore e, forse, barlumi di speranza, si mostrano secondo cadenze poetiche controllate e chiare.

Si possono citare, a questo proposito, l’incipit

“Camminavamo in una luce che era altra,

sfioravamo superfici che avevano altri colori,

pensavamo pensieri che erano come dolciumi”

e sequenze in cui non manca la presenza del sentimento e del giudizio, per quanto stravolti

“pulsazioni scambiate per sentimenti

giudizi preventivi scambiati per identità”.

 

Sul finire, il poeta si chiede

“se è possibile che tutto sia possibile”

e, naturalmente, non scioglie simile enigma.

Tuttavia nell’ultimo verso, ossia in quelle

“e tante e tante musiche per pulire gli orizzonti”

mi pare di avvertire l’emergere di una speranza o, addirittura, di un senso di fiducia che accetta il mistero rifiutando di esserne vittima.

Ciò da cui non si può prescindere, per quanto susciti interrogativi privi di risposta, va riconosciuto come un ineliminabile aspetto che non necessariamente deve essere considerato ostacolo da superare.

Forse, “è possibile che tutto sia possibile”.

 

 

Le musiche

 

Camminavamo in una luce che era altra,

sfioravamo superfici che avevano altri colori,

pensavamo pensieri che erano come dolciumi,

l’aria che respiravamo era fatta di onde,

le parole che usavamo era zampilli caldi,

le distanze erano immense,

gli occhi non esistevano,

la poesia non esisteva,

tutto era roccia,

bordate calde frenavano all’improvviso,

e nei rari incontri esseri colorati

dal collo lungo

ci chiedevano perché dove e quando,

imbruniti esseri smarriti

percorrevamo quel tratto di strada

poggiata sul niente,

diritti verso una meta fatta di niente,

come brutali filosofi falliti,

oh mente occulta che spadroneggi,

follie sensazioni tariffe,

danze di protoni,

moltiplicate per esigenze mediocri,

pulsazioni scambiate per sentimenti,

giudizi preventivi scambiati per identità,

le luci dell’alba sparite,

le ossa sparite,

i sentimenti spariti,

solo una calda luce viola all’orizzonte,

niente apocalisse o giorni del giudizio,

ma solo fili d’erba,

e nessun nocchiero,

solo una specie di birra come alimento,

non occhi per guardare,

vedendo tutto senza occhi,

abbeverandosi a una fontana di protoni,

e ripensando a queste bardature,

questi invisibili filamenti,

queste occasioni,

queste non-visioni

chiedendosi

se è possibile che tutto sia possibile

riuscendo a distruggere il sogno

che mi fece credere terrestre

in un lugubre inganno,

continuando a scambiare la morte per la nascita,

e tante tante musiche per ripulire gli orizzonti.


Franco Falasca è nato a Civita Castellana (VT), vive a Roma. Ha prodotto, oltre a poesie e racconti, anche poesie visive, films super 8, video, fotografie, performances. Ha organizzato rassegne e manifestazioni.

Nel 1973 fonda (con Carlo Maurizio Benveduti e Tullio Catalano) l’Ufficio per la Immaginazione Preventiva con cui collabora fino al 1979; partecipa come artista alla Biennale di Venezia 1976.

Suoi testi e materiali vari sono stati pubblicati, oltre che nei cataloghi delle mostre alle quali ha partecipato, anche su varie riviste ed antologie e nei volumi:

"UNA CA SA NEL BOSCO Prose e racconti", Edizioni Latium/Ouasar, Roma, 1990, vincitore del Premio Letterario Orient Express 1990

“NATURE IMPROPRIE (poesie 1976-2000) ” , Fabio D'Ambrosio Editore, Milano, 2004, vincitore del Premio di Poesia Lorenzo Montano XIX edizione (2004-2005) della Provincia di Verona

“LA FELICITA E LE ABERRAZIONI (poesie 2001-2010) ” , Fabio D'Ambrosio Editore, Milano, 2011

“LA CR EAZIONE NOTA” , Fabio D'Ambrosio Editore, Milano, 2017