Maria Luisa Vezzali: lineamadre, Donzelli 2007

Trascrizione dell'intervento di Flavio Ermini alla Biennale Anterem 2007
Biobibliografia di Flavio Ermini

 

Maria Luisa Vezzali, poetessa e traduttrice. Ha pubblicato vari volumi di poesia e come traduttrice si occupa di poesia e narrativa anglosassone. Il suo ultimo libro di poesie è uscito quest'anno con Donzelli e ha per titolo lineamadre.

Per parlarne, iniziamo da una considerazione di ordine generale.

La parola che interroga va dalla realtà del dire alla realtà della natura. E da questa alla prima. Incessantemente e con tutte le intensità possibili.

Proprio tale moto inesauribile - così strettamente connesso con il ciclo vitale - è l'elemento costitutivo della poesia di Maria Luisa Vezzali.

In lineamadre, si svolge un dialogo serrato tra la bocca della natura e la bocca umana.

La prima è espressione della vita e la seconda - la bocca umana - è responsabile dei nomi. Entrambe hanno la consapevolezza che il loro compito è soprattutto quello di preservare e salvare.

Maria Luisa Vezzali sperimenta una lingua da trasmettere a chi nasce e, nascendo, non si senta fin da subito caduto in un mare d'infelicità.

Il dire in questo caso si costituisce come una sorta di "fermo-immagine" nella circolarità della catena biologica. Circolarità nella quale sta raccolto un doppio evento: nascere e dare la vita. È un evento apparentabile alla dolcezza e alla fragilità, ma anche strettamente connesso con il dolore in tutte le sue sfumature.

In lineamadre la parola che interroga, dunque, stringe insieme non solo due realtà (il dire e la natura), ma anche due nature: la tragica linearità dell'esistenza umana e la circolarità del corso naturale.

Entrambe fanno valere l'idea che si debba trasformare l'esperienza dell'«essere al mondo» in una ricerca instancabile. Dove un peso rilevante ce l'ha l'identificazione di una lingua che possa custodire il «mettere al mondo».

In lineamadre ogni frase ci ribadisce che l'essere umano non recita in solitudine.

E infatti queste scritture si costituiscono come possibili luoghi d'incontro per la ricerca della "bellezza".

Dove per "bellezza" (peraltro titolo di una poesia emblematica di lineamadre) Maria Luisa Vezzali intende "cura" e "condivisione".

Ci troviamo di fronte a una vera e propria poetica della rivelazione dell'essere.

Ci troviamo a confrontarci con un pensiero che non indietreggia di fronte al mondo, sia esso rappresentato - come in "sognando semi" letta poco fa da Alessandro Quasimodo - da un bambino «metà animale metà pioggia / di mani e di sorrisi» oppure da un «profilo / forte e fuggente in bianco e nero ... nel monitor» o da impronunciabili «nomi / dei demoni scuri».

 

Testi poetici

 

passano le mani come epoche
tra questi spazi consumati
passando arano le assenze
la forma è contenuta tutta dalle mani

 

bellezza

sulla terra ci sono vie
che nessuno percorre

ci sono regioni
sfiorate solo dalle ali

onde più alte
della vita

altopiani invisibili
freddi diamante

luci che perforano
gli occhi

volti trasparenti
sorrisi di comete interminabili

spazi senza guerra
nella matrice

dei sognatori che dormono
sotto al ghiaccio dei laghi

 

sognando semi

però tu vieni presto
vieni vero come sei vero
come è vero che ti sto
sognando senza avere visto
di te più che un profilo
forte e fuggente in bianco e nero
annegare nel monitor
eppure è a colori che ti sto

sognando arcobaleno
arco-luce su terre ovali
di respiri legati
dal buio alle radici amare
perfetto elementare
vieni allora tu tutto vero
lo so tutto bambino
eppure è più strano che ti sto

sognando dentro al corpo
metà animale metà pioggia
di mani e di sorrisi
amniotici mentre ci porti
l'inizio della fresca
stagione stabile ti sogno
dentro a cerchi concentrici
di vita e mentre sogno intanto

alieno corazzato
tra le sue piume rugginose
l'uccello-re africano
ci veglia sul mobile accanto
e non pronuncia i nomi
dei demoni scuri che chiude
sconfitti ora nel fondo
ligneo engma dell'occhio

 

Maria Luisa Vezzali (1964) vive a Bologna. Come traduttrice ha curato per Crocetti, nel 2000, Cartografie del silenzio, un'antologia della poetessa americana Adrienne Rich, e per i tipi della Donzelli Conoscenza della luce di Lorand Gaspar (2005). Come poeta ha esordito nel 1987 con la raccolta L'altra eternità (Edizioni del Laboratorio). I suoi versi sono stati pubblicati in Germania e in Spagna.