Stefano Della Tommasina, da “Global”, Oèdipus, 2017, nota di Flavio Ermini

 

Stefano Della Tommasina ha pubblicato la sua opera prima con Anterem. Global è il suo secondo libro, edito da Oèdipus nel 2017.

Questo lavoro si configura come un movimento verso l’ulteriorità. Un movimento che induce a sottrarci da qualcosa che sta in superficie per indagare l’interiorità.

Questo movimento manifesta due versanti del dire. Uno si prende cura della forma a tutti visibile delle cose; l’altro si rivolge all’informe proprio delle immagini illeggibili.

“Tra” questi due versanti, l’indecisione di Della Tommasina è evidente. La sua poesia interpella cose e persone che incontra, in modo da convocarle nello spazio delimitato della frase. In questa maniera la poesia crea avvicinamenti, incontri, contatti. È puntuale e vigile nell’affidarsi a quei segni che possono individuare ciò che le si presenta davanti.

 

La poesia va in cerca di un “tu” e il lavoro di Della Tommasina mostra i tratti di questa ricerca. Mette a nudo il passaggio in atto tra l’al di là e l’al di qua dell’occhio, interpretato come finestra e schermo rispetto al mondo.

 

Ogni poesia del libro mostra qualcuno che è partito o che è in procinto di partire; dice la mancanza, l’eccesso di sottrazione. Un lutto? No. Al contrario la celebrazione della diversità che è propria del fare poesia.

 

 

Nel Museo

La strada a mare è un nome e qualche numero

davanti: le case sono vuote o forse i gatti

dormono sul retro, ultima spiaggia. La sabbia

dentro la clessidra si rovescia: perde tempo.

E noi nel mezzo non sappiamo

se scavare buche, seppellire amori.

Ci osserveranno quei colori che dal cielo

scendono e trasformano le cose,

i resti di un tesoro antico:

a fianco, nel museo, saremo statue

senza braccia, gambe, tronco, busto, viso.

 

 

Stefano Della Tommasina si è laureato in lingue e letterature straniere nel 1986.

Maestro Nazionale FIT (Federazione Italiana Tennis).

Nel 2015 vince il Concorso Opera Prima, iniziativa promossa dal 2012 da Poesia2punto0 con la silloge intitolata Museo Bianco.

Sempre nel 2015 vince con "Global" il Lorenzo Montano per la poesia inedita.

Alcune sue poesie sono state pubblicate online su:

Critica Impura, La Presenza di Erato, Interno Poesia, Versante Ripido, Forma Vera, Limina Mundi. Words Social Forum.

Presente in alcune antologie edite da Lietocolle: Il Segreto delle Fragole, Verba Agrestia, L'Amore al tempo della Collera e i Poet, Lunario in versi, dodici poeti italiani, e nell'antologia Umana, troppo umana - Poesie per Marilyn Monroe edita da Nino Aragno Editore.