Alessandro Assiri, una poesia inedita, “Senza titolo”, nota di Ranieri Teti

"La nostalgia ha un suo colore, un bisogno di visi, un asservirsi alle cose; perché ricordiamo facce e desideriamo assenze. Un’atmosfera furiosa, la nostalgia, dalla quale emergono uomini che avrebbero potuto, ma non hanno osato. Poi, dopo, molto dopo, tra gli effluvi del giorno, affiorano sogni possibili”.

Nel 2006 Alessandro Assiri pubblicò un volume di poesie in prosa, “Il giardino dei pensieri recisi”, da cui ho tratto la citazione. Questa riproposizione mi è sembrata una delle migliori vie per accompagnare il breve testo presentato quest’anno al “Montano”, in cui la nostalgia non è tanto il dolore di un ricordo quanto un pensiero dolente che dal presente arriva a qualcosa di là da venire, che sicuramente avverrà.

In questo rovesciamento l’esplorazione del sentire viene emancipata da Assiri con gli occhi del poeta e con la sensibilità di un uomo che osa e dipinge in astratto un pensiero senza tempo, dettato dai sogni possibili, orientandosi, come i marinai “a stelle fisse”.

Quale può essere il rovescio della nostalgia se non un sogno possibile, come quello di invecchiare accanto a una voce cara?

 

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I dibattiti sui maestri non mi interessano, mi oriento a stelle fisse.

Vivere è un gesto intero dove si perde nella stessa lingua

dove si rimane sino al giorno giusto a invecchiare accanto alla tua voce 

 

Alessandro Assiri, nato a Bologna nel 1962, da molti anni risiede in Trentino. Presente in diverse antologie poetiche, ha pubblicato per Aletti Editore "Morgana e le nuvole" e "Il giardino dei pensieri recisi", con la prefazione di Paolo Ruffilli. Per Lieto Colle "Modulazione dell'empietà", con prefazione di Aberto Mori, "Quaderni dell'impostura" con la prefazione di Chiara de Luca, “Appunti di un falegname senza amici”, “Lettere a D.”, “Ontologia della Maddalena” con Augusto Pivanti. Con Manni Editore, “La stanza delle poche righe”. Con le Edizioni CFR “In tempi ormai vicini”. A quattro mani con Chiara De Luca “Sui passi per non rimanere”, Fara Editore. L’ultimo lavoro, “L’anno in cui finì Carosello”, vincitore del Premio Giorgi, è stato pubblicato da Le Voci della Luna.