Paolo Ferrari, audiolettura animata, con Erika Carretta: immagini e pianoforte di Paolo Ferrari, nota di Rosa Pierno

da “I sentimenti gloriosi”, Marco Saya Editore 2018, nota di Rosa Pierno

“Sarà mai nata la parola / dal senso adeguato?” Adeguato ad esprimere “L’avvenuto probabile risveglio”. Rendere il linguaggio capace di registrare le labilissime sensazioni, le flebili intuizioni che inclinano verso uno stato differente dell’essere umano è l’impresa tentata da Paolo Ferrari nel suo libro “I sentimenti gloriosi”. È necessario un ascolto e, letteralmente, una ricreazione per giungere a tale risultato e, naturalmente, tutti gli espedienti rintracciabili nel linguaggio, inediti o inusuali che siano, possono essere utili almeno a mettere a registro la propria presunta alterità. Il linguaggio consente a Ferrari di immaginarsi in una multidimensionalità che è la cifra stessa della sua creazione, la quale gli consente di sfuggire a una realtà “già detta a priori”. L’uso di un font tipografico differente per segnalare una diversa dizione, un diverso respiro, è anche un mezzo per evidenziare alcune parole alle quali delegare la funzione di chiave di volta di tale mobilissima architettura, la quale, inoltre, grazie a spazi, cesure, incolonnamenti a blocchi, viene dispiegata da Ferrari con ricchezza barocca sulla pagina. Un dialogo s’inscena in codesta struttura, quasi un sostegno, a tratti, un imperativo che pare rivolto a se stesso. Buttare lo sguardo oltre la siepe, non fornisce risultati certi. Con ipotesi alle quali seguono domande e risposte che cercano la propria negazione, il poema si dispone non in un percorso lineare, ma, inevitabilmente, come in un cerchio di Möbius, in cui si può perdere anche se stessi o ritrovare il proprio sconosciuto essere.

 

 

Il risveglio

 

Ho sentito che s’era smarrito

in quell’ora che indica il risveglio

del corpo

assonnato. la memoria ricomposta

a metà,

pronta a ripetere (a memoria) la

Vita che rimanda

per una volta a sé.

 

 

L’io e l’altro

 

Ma l’Altro è Altro?

Ma l’Altro è la morte?

un’altra volta già accaduta?

Non ci pensai su

è già fui morto

potendo pensare alla

sorgente d’un me

sconosciuto

 


Paolo Ferrari : umanista scienziato, è fondatore e presidente del Centro Assenza di Milano. Esordisce nel 1978 con il romanzo Paolo e il suo compagno senza morte

(Apollinaire di Guido Le Noci]. Vince il Premio Lorenzo Montano nel 2008 con Saggio-poema del pensareassente e nel 2013 con la prosa Memorie d’inciampo . Del periodo 2013-2016 la raccolta di poesie I colpi del-Nulla. Poesie dell’Inconoscibie. Con il segno—(meno) e il poema scientifico De Absentiae Natura. intorno alla nascita d’altro Universo (O barra O). Nel 2018 l’opera in prosa OpusMinus0.