Morena Coppola, audiolettura-cartolina; dalla raccolta inedita "Ordalie nel Cacacosmo Organizzato", nota di Laura Caccia

La forza della parola

La rivolta alle forme di dominio intesse l’ordito di Ordalie nel Cacacosmo Organizzato di Morena Coppola, in un intreccio di versi, testi, poesia visiva, immagini, richiami musicali.

A partire dal titolo di matrice dadaista. Se Raoul Hausmann esprimeva tutto il suo disgusto per la civiltà “del cacacosmo organizzato”, nella raccolta questo viene rivolto verso l’inciviltà dell’organizzazione, delle sue leggi, della sua burocrazia, del suo linguaggio.

E anche contro i domini che, a tutti i livelli, deprivano il sentire estetico ed etico “di bellezze o di verità”, tra i richiami ontologici, quale “un cielo. molteplicità dell’uno”, e la rivolta contro un pensiero predominante di “sub-affittanza smetafisica”. Tra i richiami alla musica contemporanea, nei suoi repertori sperimentali e nelle diverse espressioni di jazz, rock, hard rock, heavy metal, e le prese di posizione nei confronti di un potere politico che uccide il desiderio e induce alla sudditanza.

Con parole irridenti che si prendono ogni libertà di dire, per portare la ribellione, etica ed estetica, sul piano poetico. Scrive Morena Coppola: “le parole hanno arti. a volte artigli”. Non a caso si tratta allora di Ordalie: duelli giudiziari messi in atto con la forza della parola. Come, nei riferimenti anche alle figure delle carte e degli scacchi, a porre in gioco un’autentica partita sia contro le storture istituzionali, sia contro il linguaggio. Per liberarli entrambi.


 

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[pro] [as] [tro] [logos]

 

 

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è il cacacosmo che si espone all'aria e non viceversa

 

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dedico questi lessemi alla baratrocrazia occultatrice della desideranza di molti polloi. con qualche discromia differenziale, connotati ricorrenti avventano historiae di minima quotidianità, inessenziale al dispiegarsi della terribilità degli eventi, eppure essenziale allo svolgersi dell’umano. uno shark acromatico pattuglia i fondali dei servizi pubblici, divorando cruores dell’utenza inabilitata a qualsiasi udienza

scaglio questi lessemi sulla baracrazia, spelunca magma d vassalloni della dominanza, flacconi a profilo carenato, cacologi di polluzioni eternamente demoniache, moscerini eccitati dal moccio, fasmidi inumati, servi di dyonisî qualsiasi, icari di terraferma. maledetti nell’uscire, maledetti nel subentrare. beccamorti, begalini, brucasorci, no ciapa musàti, cacasotto, zucabbi, imbriaghi spòlpi. non il dialetto li rende disumani

 

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asso di quadri

alcuni vani di pregio. alcuni vani di pregio esibiscono pareti con opere d'arte in vista e inventarî su targhette adesive altrettanto in vista

asso di danari 111 111 1 1 1 1 1 1 1 111 111

alcuni saloni di pregio sono di pregio. alcuni saloni di pregio attraversati da alcune persone non sono più di pregio

asso di bastoni

la capacità di imporsi si desume dai metri quadrati occupati. la capacità di imporre se stessi si desume anche dall’occupare i metri quadrati da soli o con altri

asso di cuori

porte antincendio tingono gli ambienti di un rosso dai più indesiderato. l’effetto complessivo ricorda la cardiochirurgia o la terapia intensiva. come quando vengono chiesti relazioni o report mensili, trimestrali semestrali annuali biennali pluriennali secolari, d’urgenza; d’urgenza?

 

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PUNTE E REDINGOTE DI PICKWICK


\ le parole hanno arti. a volte artigli

\ intarsi ricami broccati. opus sectile su tibia e urne

\ frastagliamenti d’ufficio, autocrazia e loneliness. fashion fascism sub specie cacacosmitatis

\ metadati e data mining al centro del burrone lavorativo di amanuensi digitali

\ di pasque e natali il saluto non dipende dal grado. Pathetikformel

\ verdana rimane prediletto da oltre un ventennio, al di là dei contenti. aldilà dei contenuti

\ abbuffandosi di “cittadinanza” che mette al riparo dal fetish sado-reputazionale

\ cambio di governo. insabbiati nelle previsioni di quel che sarà del tale o di quell’altra

\ crani preistorici accapo della modernità. et in arcaicità, ego

\ attaccamenti e ardori. patres e fratres devoti all’impepata di moules. per cozza ricevuta

\ bring your own device ! build your realdoll di silicone mezzatacca !

\ pantouflage e incandescenza silenziati. occhi messi a muto. laudate dominum: a faccia mia sott’ ‘e pied’ vuote

\\ fante. ierofanti dal desiderio di picche e ripicche

\\ regina. regine in piqué di ripicche

\\ cavaliere. cavalieri di araldiche ripicche

\\ re. pareti musive rappresentano il lavoro. chiediamo udienza alla cattedra di pietro


Morena Coppola vive a Roma. Si interessa di scritture non convenzionali e di arte contemporanea. Sul crinale verbo-visuale, sperimenta linguaggi innestati nel visivo, accomunandone sguardo e lingua. Un suo testo accompagna l'immagine xilografica dell'artista Andreas Kramer per le Edizioni PulcinoElefante [2008]. Segnalata più volte al Premio Lorenzo Montano, [2013 sezione Una poesia inedita; 2014 sezione Una prosa inedita; 2017 sezione Raccolta inedita; 2018 sezione Raccolta edita]. Alcuni testi sono pubblicati in raccolte antologiche [Empiria 2013, 2014, 2016, 2017 e 2018]. Nel 2016, in occasione della pubblicazione di Avrei fatto la fine di Turing, di Franco Buffoni, uno scritto critico relativo alla raccolta è stato pubblicato sul sito del poeta. Ha curato la postfazione de Il criterio dell'ortica di Stefano Mura, edito dall'Editore Manni nel 2016. La raccolta poetica Sgorbie e Misericordie di Fratelli Elettrici, finalista al Premio Bologna in Lettere, edizione 2017, segnalata alla XXXI edizione del Premio Lorenzo Montano, è risultata vincitrice del Premio letterario Formebrevi Edizioni, 2017. Finalista al Premio letterario Bologna in lettere edizione 2018. La raccolta Psychopompï è stata selezionata alla IV edizione del Premio Elio Pagliarani, sezione Inediti, edizione 2018.