Claudio Salvi, audiolettura con testo; dalla raccolta inedita “Sequenze”, nota di Giorgio Bonacini

 

 

La scrittura di Claudio Salvi si presenta in parole nella loro nuda sostanza, avviate verso un percorso che intreccia (con valore esclusivo) il rapporto tra lingua e cosa. Ma ciò che si evidenzia è molto di più: il pensiero che scrive conosce solo l’essenzialità del dire, la sua denotazione libera da ogni sintagma troppo articolato. La parola vuole essere solamente se stessa in quanto cosa. Ma questa apparente semplicità ha bisogno di una concettualità stringente, che affonda all’ interno di una coesione che “afferra con le dita ogni non detto”. Perché al di fuori della lingua che si fa cosa resta solo un senso in-significante del “come se”. La voce dell’autore agisce grazie ad attrazioni minime dove lo sguardo parla, e ogni “configurazione... è una possibilità” di variazione del dato reale da sentire con gli occhi.

 

 

Dalla sezione “sequenza nun”

 

***

parola mano

(sia

sia

preme

per

per

me)

 

***

preme lontano, da lontano

parola

preme basta —

parole suono

mano

 

***

sai, non

come cosa

preme

 

***

prendi,

che rimane

ancora parole date

di’,

parole date

 

 

Dalla sezione “corrispondenze”

 

è più lento di quanto pensavo, è un’attesa

 

andiamo a san pietroburgo oppure a est in una città di

fabbriche, in transiberiana, prima però dobbiamo

formalizzare la nostra posizione (chi sa cosa vuol dire)

 

sogni di essere in un paese dove fa bel tempo ascolti un

carosello russo e pretendi di impararlo, chi sa cosa vuol

dire

 

guardo la villa del conte traverso il parco a pranzo, ho

parlato di te, volevo dirlo

 

jeu de balle è un piazzale come non ce ne sono da noi,

proporzionato, un piazzale inclinato sembra di utrillo la

gente è come a quel tempo

 

entro in chiesa, accendo un lumino e sai cosa sta sopra, il

quadro di un incontro tra un maschio e una femmina

 


Claudio Salvi - pubblicazioni: Album (Arcipelago Itaca Edizioni, 2016) a cura di Renata Morresi, postfazione di Giulio Mozzi.

Pubblicazioni web: gammm.org (polaroid, 2012-2015) – nazioneindiana.com (scritti, 2012-2014) – vibrisse.wordpress.com (tagebuch, 2012-2013) – franco-carlevero.com (non scritto)

testi pubblicati in Nazione Indiana (https://www.nazioneindiana.com/2018/02/18/sequenza_nun/)

testi pubblicati in Argo (http://poesia.argonline.it/sto-fronte-alla-chiarezza-dei-colori-inediti-claudio-salvi/).

Partecipazione a Ricercabo 2016 (taccuino e diario giapponese 2015-2016).

Partecipazione a Riassunto di Ottobre (2016).

Traduttore da inglese e francese: recentemente 12 testi da “Lo spleen di Parigi” di Charles Baudelaire.