Luisa Pianzola, “Coltivazione del deserto”, poesia inedita

Coltivazione del deserto



1

Non mi spaventi. Schiacciami, tempo. Pianifica
per tutti noi la totale assenza di futuro. Vedi
che restiamo immobili duraturi, finché la biologia
ce lo permette, anche per moltissimi anni. Possiamo
vedere molto bene, da questa postazione, la tundra
ghiacciata delle possibilità. Ci prepariamo a coprire,
dopo l’esondazione, migliaia di chilometri resi
vergini da un sistema solare spietato.
Ma abbiamo bisogno – non ci crederai – di questa
desertificazione. L’abbiamo voluta, ci appartiene
come questo suolo lunare da nausea.



2

Niente è ancora troppo poco. Tanto vale il mai
stato, il mai essere stati e con un colpo di frusta
completare il quadro: zero. Uno zero docile, attivo,
dove poggiare la sapienza molle. Io su questa rada
totale ci faccio un picnic, mi ci rotolo coi miei simili,
ci preparo una nuova specie, magari senza testa
né gambe.



3

Quali città, quali metropoli stranite o suburbia
allampanata: qui saranno tutti campi, prati di nuova
seminazione. Mi basta un cenno (sono un tipo
pratico) e mi faccio da parte per le nuove
generazioni.
Come prendere congedo da sé e da conduttori esausti dare
un ordine al vissuto. Senza mestizia collocare la parola fine.
Ma non mortale, da guarire e darne un segno, da vedere oltre.

 

 

Nota dell'autrice

Nel rileggere questo testo, segmento di un lavoro inedito, ritrovo una spinta verso il
basso e una tensione al grado zero (che appartengono alla mia poesia) bizzarramente
mescolate a uno sguardo quasi divertito, a un’idea di positività caparbia e un po’
cattiva. Ho sentito fin da subito che lo scenario desolato di questi versi non era fatto
solo di macerie esistenziali, personali, ma aveva a che fare con le derive del nostro
tempo. L.P.

 



Luisa Pianzola (Tortona 1960) è poetessa, giornalista e copywriter. Si è laureata in Storia dell’arte contemporanea (Lettere moderne) all’Università di Genova e ha studiato visual design a Milano. Ha pubblicato i libri di poesia Salva la notte (La Vita Felice, Milano 2010, note critiche di Gabriela Fantato e Mario Santagostini), La scena era questa (LietoColle 2006, prefazione di Gianni Turchetta), Corpo di G. (LietoColle, Faloppio 2003, prefazione di Maurizio Cucchi), Sul Caramba (Sapiens, Milano 1992). Coautrice del video poetico Bíos (2007) e cocuratrice dell’edizione 2006 de Il Segreto delle Fragole (LietoColle), suoi testi sono apparsi nelle riviste “Specchio”, “Poesia”, “Pagine”, “La Clessidra”, nei siti web Blanc de ta nuque, Liberinversi, La poesia e lo spirito, Terres de femmes e sono presenti nei volumi Senza Riparo. Poesia e Finitezza (Stefano Guglielmin, La Vita Felice, Milano 2009), Leggére variazioni di rotta (Le voci della luna, Sasso Marconi 2008), La nebbia non si mangia.
Dodici poeti alessandrini (in uscita per Manifattura Torino Poesia). Ha ricevuto riconoscimenti ai premi BazzanoPoesia (2010), Lorenzo Montano, D. M. Turoldo (2009, menzione speciale della Giuria), Città di Corciano (2008, Premio Presidente della Giuria). Ha partecipato a readings poetici in varie città italiane.
È redattore della rivista di poesia “La Mosca di Milano”.
Il suo sito internet è www.luisapianzola.it.