Maria Grazia Galatà, "Quintessenza", Marco Saya Edizioni, 2018, nota di Flavio Ermini

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L’annuncio di Maria Grazia Galatà coincide con il portare allo scoperto l’essere, ma non più al modo della metafisica, bensì come un cammino che chiama ed esige un dire finito, esiliato nella sua finitezza; anche e soprattutto quando progetta col pensiero il tratto di fondo del mondo abitabile.

Poesia come comprensione della vita, quella di Galatà. Poesia che implica una forma di vita e dà forma alla vita. Una migranza che impone una capillare analisi del mondo contemporaneo con un preciso riferimento al presente e a una sua lettura, diciamo così, socio-politica.

L’annuncio di Maria Grazia Galatà si affida qui al diario di bordo di un approdo dopo il naufragio.

 

***

che il silenzio rimanga

tra la porta della quinta

essenza o un tramite

dell’incandescente

la mira delle speranze

nella ripetizione di un

singolo respiro

 

***

la migranza dei nostri sogni

o l’affaticamento

di un silenzio ambrato

all’ora giunta

quando il ricordo era più forte

di un improbabile ritorno forse

il luogo delle ombre e un grammo

di vana fertile coscienza

la traccia silenziosa

di una città sospesa

 

***

Sospensione

non era che svilimento

del vuoto e il senso tattile

dell’abbandono

nello sradicamento del se

diverso

o tempo inverso

misericordia

ha cecità ataviche

aldilà della muraglia


Maria Grazia Galatà, nata a Palermo, da molti anni vive ed opera a Mestre Venezia; presente in numerosi siti web e cataloghi d’arte internazionali; fotografa da diversi anni sempre nella ricerca; 2002 partecipazione ad “underwood”, ad Ascona insieme ad altri nomi illustri della poesia contemporanea: Mario Luzi, Fernanda Pivano, Edoardo Sanguineti; 2003 ha editato il libro “Congiunzioni”, con fotografie di Costantino Spatafora, presentato da Francesca Brandes al “Bistrot de Venice” in Venezia; lo stesso libro è stato presentato in videoproiezione nel 2004 da Marco Nereo Rotelli all’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia: Liliana Ugolioni e il Prof. Brunelli all’antico caffè “Giubbe Rosse” di Firenze: Gio Ferri alla galleria “DARS” di Milano; 2005 all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, propone una raccolta di tredici poesie “La struttura dell’ansia” accompagnata da due strumentisti, Luca Callice e Marco Agostini rispettivamente al Bendhir al Didyeridoo, con l’intento di avvicinare i giovani alla poesia; 2005 ha preso parte, in occasione della 51° Biennale di Venezia, all’evento “La notte dei Poeti” di Marco Nereo Rotelli con Ana Blandiana ed altri poeti di fama internazionale; 2005 partecipa con un’opera in collaborazione con Costantino Spatafora all’evento “Padiglione Italia” 13x17 curata da Philippe Daverio ed edito alla fine del 2007 da Rizzoli; 2006 è stata segnalata, tra le opere edite, al "Premio di Poesia Lorenzo Montano"; 2007 a giugno reading presso la fondazione Querini Stampalia di Venezia presentata da Marco Nereo Rotelli e con l’intervento di Achille Bonito Oliva; 2009 53° Biennale di Venezia, “Notte di Luce” di Marco Nereo Rotelli; 2010 con un’opera fotografico-poetica in “The last book” installazione di Luis. Camnitzer alla biblioteca di Zurigo, Svizzera; 2010 -Edita “L’altro”, poesie e fotografie con prefazione di Gio Ferri e videoproiezione; 2012 edita “Contrasti” scritture e fotografie con prefazione di Gio Ferri; video proiezione in collaborazione con Angelo Secondini; 2012 “Osservazioni Minimali” Mostra fotografica personale; video proiezioni con musica di Angelo Secondini; 2013 “Dice il vero chi parla di ombre” personale fotografica; presso la Galleria d’Arte dell’Istituto Romeno di Venezia. 2015 crea e cura “Congiunzioni Festival di poesia” 2015 “Venezia e luce” in antologia poetica di M.Nereo Rotelli 2016 “Simmetria di un’apparenza” Personale fotografica presso la Galleria d’arte dell’Istituto Romeno di Venezia; 2017 “Congiunzioni Festival Internazionale di poesia” 2° edizione.