Mirabili contatti

Lungo una poetica galleria, il cui peculiare fascino sembra provenire tanto dalla sapiente versificazione quanto dall’ oggetto della stessa, ci accompagna lo storico dell’ arte Toni Toniato, i cui ben scanditi accenti, non privi di brillante smalto, tendono, per precisa scelta, ad eliminare quell’ opprimente barriera talvolta frapposta, complici limitanti convenzioni, tra osservatore e opera.

Non è impresa così ardua giungere a godere appieno dell’ arte moderna, suggerisce il Nostro, a maggior ragione se si può disporre , come accade al lettore di “Dediche”, di esperta guida, capace d’ indicare, con garbata fermezza, percorribili vie tramite cui uno sguardo consapevole, infine libero da certi affliggenti schemi, trova spontaneamente il proprio spazio di suggestiva fruizione.

Vengono richiamate, non a caso, accanto ad elementi costitutivi, emozioni riferibili all’ osservatore, pure proposte, nel contesto dei componimenti, quali in qualche modo intrinseche alla materia trattata, instaurando, così, un fecondo dialogo a ulteriore conferma del fatto che le forme di vita, i più intimi linguaggi, possono, in tutta naturalezza, colloquiare senza inibire agli esiti di appassionati studi sbocchi poetici.

Con tutto, insomma, anche con i capolavori dell’ arte novecentesca (1893-2001), si può fare poesia.

Marco Furia

(Toni Toniato, “Dediche”, Anterem Edizioni, 2005)