Massimo Viganò, videolettura della poesia “Lamentazione di Teodoro Dostoevskij nella fortezza di Omsk", nota di Ranieri Teti

Massimo Viganò, videolettura con animazione della poesia inedita “Lamentazione di Teodoro Dostoevskij nella fortezza di Omsk (frammenti apocrifi)”, nota di Ranieri Teti

 

Nell’incipit e nell’ultimo frammento, “tau”, si generano correnti testuali di rara efficacia: nella scomposizione e nella ricomposizione dei versi si coglie con precisione un caos interiore, lo spaesamento del soggetto, l’inafferrabilità della vita. Non è un caso che queste punte del poema si trovino all’inizio e alla fine: l’autore ha immesso questa circolarità stilistica per dare forma all’inaudito. Grazie al linguaggio che, pulsando, fibrillando, abbandona le sue abituali connotazioni comunicative e diventa poesia.

Massimo Viganò rende un grande omaggio a Dostoevskij rinchiuso nella fortezza di Omsk in Siberia, attraverso frammenti apocrifi carichi di intensità.

La suggestione del testo è tale che a tratti questa “lamentazione” sembra un corollario delle “Memorie dalla casa dei morti”, l’opera scritta da Dostoevskij a Omsk.

Il gesto poetico di Viganò riaccende una luce, genera una postilla a un capolavoro, inaugura nuovamente il libro, vara con coraggio un’inedita identificazione.

Tutto il testo ha una trama che riconduce a quel freddo siberiano, a quelle privazioni, a una durezza di fondo rivestita di passione senza fine: allo stesso tempo preciso, implacabile nel racconto, e visionario.

Testo della poesia inedita

 


Massimo Viganò si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne (Spagnolo + Inglese), indirizzo Filologico Letterario, alla Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1985.

Da allora svolge attività di traduttore e di redattore tecnico, prima a Ivrea e in seguito a Firenze. Da quasi trent’anni si occupa di Teatro in qualità di attore-autore e regista, prima a Milano, poi a Torino e attualmente in Toscana. Dal 1986 al 1988 ha seguito i corsi di Teatro organizzati dal Teatro delle Dieci di M. Scaglione (Torino). Con la compagnia Margutte Teatro di Torino nel 1992 partecipa al Festiva dei Teatri di Santarcangelo di Romagna.

Da sempre appassionato di poesia, ha partecipato, con esiti soddisfacenti, a premi nazionali, ottenendo i seguenti riconoscimenti:

La raccolta “Nel bianco degli occhi” è tra le raccolte inedite segnalate del Premio Bologna in Lettere 2019.

Alla raccolta “Nel bianco degli occhi” è stata riconosciuta la Menzione d’onore nella XXXII edizione del Premio Lorenzo Montano.

La poesia “Polittico dei bambini” è tra le poesie con menzione nella XXXI edizione del Premio Lorenzo Montano.

La raccolta “Falsi amici e sciocche canzoncine” è stata selezionata al Premio Internazionale Città di Como 2017.

La poesia “Ore delle colline pisane – N(u)ove improvvisazioni” è tra le poesie con menzione nella XXX edizione del Premio Lorenzo Montano.

La raccolta La voce incantata entra tra le raccolte inedite menzionate nella XXIX ed. del Premio Lorenzo Montano.

La silloge Il prigioniero e altre storie del (mio) giardino e fra le opere segnalate al Premio Letterario Castelfiorentino 2014.

La raccolta Dell’infanzia e d’avventura è tra le segnalate nel premio Letterario Renato Giorgi 2011.

Ore delle colline pisane – N(u)ove improvvisazioni è fra le vincitrici (terzo premio) del Premio Letterario Castelfiorentino 2011.

La raccolta edita Tra(s)duzioni è stata segnalata in occasione del Premio Civetta di Minerva – Antonio Guerriero I ed.

Nel 2011, la silloge Un lungo futuro è stata pubblicata sulla rivista Fili d’aquilone n- 21,

Con la raccolta Poesie dell’infanzia e d’avventura, è risultato finalista in occasione del Premio Letterario InediTO 2010, organizzato dall’associazione il Camaleonte di Chieri,

La raccolta Tra(s)duzioni ha vinto il Premio Nazionale di Poesia Sandro Penna – XXI edizione, per la sezione Poesia Inedita. La raccolta Tra(s)duzioni viene pubblicata nel 2010 da Edizioni dell0 Meridiana.

Con la raccolta Tra(s)duzioni, ha ottenuto la menzione in occasione del Premio Letterario InediTO 2009, organizzato dall’associazione il Camaleonte di Chieri,

Sue poesie sono state segnalate al Premio Turoldo – edizioni VII, VIII e IX, organizzato dall’associazione Poiein,

Nel 2009 la sua poesia Turning Torso (e la gru kockum) è tra le opere finaliste dell’evento editoriale Concepts Architettura, organizzato dalla casa editrice Arpanet di Milano; viene pubblicata nel volume Concepts Architettura & Design.