Ranieri Teti

Ugo Mauthe

L’ora d’aria

 

camminava elegante di tutto punto

nel mezzo di quell’ora di punta

 

camminava su scarpe senza simmetria

nemmeno il bastone lo teneva sulla via

 

camminava muovendo la testa e le labbra

clown di se stesso un sorriso di sabbia

 

camminava frugando cassonetti

sguardo tremante gesti ancora netti

 

camminava con la nostalgia che l’artiglia

Maurizio Manzo

da “Rizomi e altre gramigne”, Editrice Zona, 2016

 

Cerchi

È sparito il tuo mondo dissociato, qualcuno te lo mostra rattrappito

dentro una palla di vetro innevata, c’è anche la tua cattedrale e la piazza

spiazzata quella sofferenza inflitta, tutto ruota intorno a sé un cerchio lento

che non si chiude resta aperto e spento, le cose che non andavano fatte

hanno inciso cicatrici gemelle, e non basta scuotere le spalle il capo.
 

Collare

Giuseppe Gorlani

Itinerarium mentis in Deum

I

Lino Giarrusso

Fra le due parti

 

Fra le due parti

la decisione

il facile

relativo apparente

è terribilmente difficile

 

la vita

ci abita dentro

 

armi chimiche

atomiche

la fionda che abbatte il gigante

 

tutto è un rebus

forse

facile da sciogliere

se siamo vivi.

 

Patrizia De Vita

Madre

 

Madre

E se non fossi tu a dare la vita / altrimenti / perché tanto dolore. / In quella vita che non fu mai veramente mia / tu entrasti con forza / crescesti dentro / malamente / per stillicidio.

E se non fossi tu a chiedere / ma io a dare incondizionatamente / per puro e deviato amore / come Clizia / costretta a girare / attorno alla più grande delle stelle? / Diversamente io / fanciulla piangente / senza le sembianze di madre / non divenni mai girasole.

 

Alessandra Chiavegatti

LAND ART:
IL PUNTO ESATTO D’EQUILIBRIO
(sull’opera di Pontus Jansson)


A volte cerchiamo

equilibri impossibili

ma non c’è niente di impossibile

se guardi come certe masse

rimangono sospese

su quell’unico punto

di bilanciamento perfetto

in cui il peso svanisce

e i sassi non restano

che eteree forme

ieratiche sculture

Si fanno incanto, bellezza

fiducia che si sostiene

per donarsi all’aria tremula

Angela Caccia

Da Del silenzio che resta

 

***

Di fatto una diacronia

pensarsi giovani

in un corpo che non è d’accordo

 

convalescenza della giovinezza

-chi pensava di doverla scontare?-

la vita si fa fuga e destino

nessun verso viene più in pace

la nostalgia

è una luce dimenticata accesa

come il raggio di marzo

orientato a finestre e balconi aperti

saremo tutti Lee Masters

Daniele Beghè

da “Quindici quadri di quartiere”, Consulta 2018

 

I pilastri della Certosa di Sthendal  


 

Al principio di una strada malmessa


i pilastri affogano nella citta`


esplosa dentro la pianura. Lo sguardo

s’incunea nel rettilineo, al fondo

la Certosa. Prima asilo di suore,

d’angeli, demoni e malsani amori

e poi carcere di bambini. Un’arnia

di parole, arcana patria del poeta.

Evaristo Seghetta Andreoli

La chiglia

La tua presenza, la mia memoria esterna,

il mio coraggio finito in esilio.

ci sarà sempre un foro nella stiva

un occhio di luce, uno spiraglio di vita.

Ci sarà anche quando la chiglia incagliata

mi ricorderà che tutto diviene,

che il fermarsi è un’illusione.

 

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