Ranieri Teti

Daniele Barbieri, dalla raccolta inedita “cuore amore doloreâ€, nota di Giorgio Bonacini

La poesia e l’amore da sempre intrecciano i loro cammini e si potrebbe anche pensare che siano nati insieme: quando la parola ha sentito che quel sommovimento psicofisico ha avuto necessità di dirsi. E da qui, il sovvertimento del comune senso di intelletto ed emozione, verso una trasformazione mai fissata e spesso sfuggente, si è legato alla sua pronuncia significante.

Viola Amarelli, da “Il cadavere feliceâ€, Edizioni Sartoria Utopia, 2017, nota di Flavio Ermini

 

L’impossibilità di mettere a fuoco le cose, e definirne i contorni e i particolari, si rivela come luogo d’incontro con il sé.

Si esplicita in un peculiare gioco di specchi e di cornici mobili. Impone al lettore di abbandonare lo stato d’immobilità e di lanciarsi in avanti, perché la chiave del pensiero va sempre trovata nella fluidità dell’erranza.

Aprile 2019, anno XVI, numero 43

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Aprile 2019, anno XVI, numero 43

Prosegue in questo nuovo numero la pubblicazione degli autori che hanno caratterizzato l’edizione 2018 del Premio Lorenzo Montano, tutti presentati dall’intera redazione di “Anterem”: una bellissima istantanea scattata a una significativa parte di recente poesia italiana.

Il lavoro del Premio intorno alla poesia e alla prosa, attraverso opere edite e inedite, pone un’altra pietra nell’edificazione di uno spazio che continuerà a rimanere disponibile e aperto a tutti: la sua dimensione, in continua evoluzione, è testimoniata dall’ultima pagina di questo numero di “Carte nel vento”.

Andiamo avanti, con la 33^ edizione del “Montano” che scade il 15 aprile: scarica il bando

In copertina: Giorgio G. Adami, a sinistra “Astract”, a destra “Pittura paesaggio”; olio e smalti su carta.

(leggi tutto)

Il 5 per mille ad Anterem

A Lei che ama la poesia, la filosofia e l'arte

 segnaliamo un'importante opportunità, offerta dalla Certificazione Unica 2019

 

5x1000 ad anterem

Un'informazione preziosa

La Finanziaria ha riconfermato la possibilità per i singoli contribenti di destinare sulla Certificazione Unica 2019 il 5 per mille della propria IRPEF direttamente all'Associazione Anterem con la dichiarazione dei redditi del 2018.

Tale possibilità ha lo scopo di permettere ad Anterem di ottenere - con la solidarietà diretta di chi è vicino alle forme della bellezza e del pensiero - quei finanziamenti che le Istituzioni pubbliche normalmente non prevedono.

Un'ulteriore opportunità

Destinando ad Anterem il Suo 5 per mille, Lei contribuirà a realizzare gli obiettivi dell'associazione - promuovere lo sviluppo della ricerca poetica e della riflessione filosofica ed estetica - senza alcun aggravio delle imposte.

Come fare

Lei potrà esprimere il Suo sostegno ad Anterem apponendo la Sua firma nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi - là dove si prevede il sostegno delle organizzazioni senza fini di lucro - e indicando nello spazio sottostante il nostro codice fiscale:

01797120233

Per ulteriori chiarimenti: ranieri.teti@anteremedizioni.it

Eloisa Ticozzi

da “Figli segreti”

 

Le parole che io dicevo

come rifugi di preghiere e di credenze

clandestine

 

il desiderio di concentrare vita e morte

nella parola più segreta del corpo.

 

Quell’unico occhio dell’universo mi chiamava a sé

e io rimanevo animale

che si spogliava di carne e di pelliccia,

dalla lingua squarciata di parole

 

e i piedi nudi sulla terra

Giancarlo Stoccoro

Da “Tema con variazioni”
 

***

Visitavi il mio sguardo

con la complicità dell’aria

barattavi la distanza

istante per istante

con un muto respiro
 

***

I sogni migrano altrove

e tu cuci asole d’alba

trasformi la notte

in un laboratorio di luce 

 

***

Darai fiducia a questo sguardo

che interroga le voci nel sonno

e tiene a battesimo desideri
 

Silvia Rosa

da “Tempo di riserva”, Ladolfi Editore, 2018

 

Quella volta

 

Quella volta che il sole

è caduto per terra

con uno sparo di voce

dentro la sua stessa luce

colpito forte, sembravano

lucciole le schegge

che mi cascavano tra i capelli

legati in un nodo,

sembrava la fine di un mondo

 

ma poi la vita riprende – così dicono –

solo meno luminosa e

Max Ponte

da “56 poesie d’amore”, Granchiofarfalla 2016

 

Che ne sai tu dell’idrovolante?

 

Che ne sai tu dell’idrovolante

che planava davanti a casa

negli anni ’30 quando

mi affacciavo sul Po

e pensavo a noi sulla

linea Torino-Pavia-Trieste?

che ne sai del mio idrovolante?

tu che te ne vai in giro

con un suonatore di ukulele

mentre io con tutti i miei

pensieri a filo d’acqua

Marco Nuzzo

da “La specie invasa - Aporie dell’incavo”

 

***

Interessava il suono e la distanza, quel dannato morso di decibel che oscurava il silenzio, trapassandolo, infliggendogli un dolore muto, un'agonia di rotture, l'acatalessia dell'universo in cumuli di parsec sparati lì sul dubbio, con dovizia d'aghi inchiavardati nel teguentale docile, nell'infranto degli innocenti e dentro tutto un cascare senza più importanza.

***

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