Ranieri Teti

Ettore Fobo, prosa inedita “La sapienza degli erranti”, premessa di Davide Campi

Questa scrittura si sviluppa come una continua corrente di parole che mirabilmente dispiega la coscienza del nostro comune destino: il vuoto, la dissoluzione, la fine, mediante tutti i simboli che ne caratterizzano la percezione e il pensiero. La prosa poetica di Ettore Fobo ha il dono di unire la precisione della scrittura in versi con le possibilità narrative della prosa, in un ritmo incalzante che rende ancora più intenso il senso di tutta l'operazione. Per mezzo "di una parola che illumina, moltiplica, ama il silenzio", dice l'autore.

Fernando Della Posta, dalla raccolta inedita “Gli anelli di Saturno”, nota di Laura Caccia

Alchimie d’inciampo

Quasi seguendo le orme del dio della rigenerazione, nella raccolta Gli anelli di Saturno Fernando Della Posta pare mosso dall’esigenza di uscire da asfissie e indifferenze, di trovare altri spazi oltre le apparenze, come dichiara nel testo di apertura, fino ad “ascoltare lo scroscio di cascate che non si vedono … / erodere il contrafforte / con la discesa al baratro… / Incontrare i folli / di queste vastità… / dimenticare i sunti dei sentieri più battuti”.

Paola Casulli, prosa inedita “Akedia” (Through darkness to light), premessa di Davide Campi

Paola Casulli si produce in una prosa apertissima, ricca di parole ora evocative ora forti, priva di punteggiatura, a parte gli indizi depistanti di alcune lettere maiuscole. Una prosa priva di ritmi prefissati o di altri ancoraggi che ne facilitino la lettura e la fruizione. Il risultato è un continuo senso di equilibrio e spaesamento, che accompagna la lettura come un viaggio in mare tempestoso.

In questo viaggio nell’accidia l’autrice si muove attraverso l’oscurità verso una luce.

Giusi Busceti, poesia inedita “Vetrine”, premessa di Ranieri Teti

Il dio della metropoli non si cura delle apparenze, come il poeta che racconta la profonda vita di una reale città trasfigurandone gli abituali connotati.

Doris Emilia Bragagnini, poesia inedita “determinismo verticale”, premessa di Ranieri Teti

In sette versi Doris Emilia Bragagnini ci dimostra che la poesia, tra le sue varie rappresentazioni, può essere l’istante del pensiero, quel momento colto apparentemente a bruciapelo e che vive per sempre. L’autrice è nella scena, ma in secondo piano: “io” non domina, diventa un “me” quasi accennato. Come ricordare un sogno.

Immagini di una presentazione: i ragazzi del Liceo Artistico fotografati da Massimo Girelli

I ragazzi del Liceo Artistico fotografati da Massimo Girelli

Progetti per una mostra dei ragazzi del Liceo Artistico “Nani-Boccioni” di Verona

Liceo Artistico statale di Verona “Nani-Boccioni”
PROGETTO “OLTRE LE APPARENZE”

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