Ranieri Teti

Marzo 2011, anno VIII, numero 14

Carte nel Vento 

periodico on-line del Premio Lorenzo Montano

a cura di Ranieri Teti

 

 

 

 

 

 

 

 

 


del Premio Lorenzo Montano

 

a cura di Ranieri Teti

La veduta forma di Sandro Varagnolo

La veduta forma di Sandro Varagnolo

“Anterem” è stata fondata nel 1976. Nel corso degli anni, intorno alla rivista sono nate e cresciute varie collane editoriali che hanno dato all’iniziativa la configurazione di una casa editrice.

Finora sono stati pubblicati oltre duecento libri, divisi in quattro collane: “Limina”, “La ricerca letteraria”, “Itinera”, “Pensare la letteratura”.

“Limina” è stata inaugurata nel 1976, pochi mesi dopo la rivista. La collana costituisce un laboratorio per la riconciliazione in un’unica forma della parola poetica con quella filosofica. Questo, volgendo lo sguardo agli albori della nostra cultura, prima dello svolgersi della battaglia tra il filosofo e il poeta per far propria l’anima.

L’ultimo volume edito nella collana “Limina” è di Sandro Varagnolo: La veduta forma. È introdotto da un disegno di Alexandre Hollan e da un testo teorico di Massimo Cacciari. Lo stesso Cacciari ha presentato il volume con Cesare De Michelis il 22 novembre 2011 al Centro Candiani di Mestre. Ecco alcune immagini dell'incontro.

 

Marianna Marino, poesie inedite da “Mangiaragni”

 

Nota dell'autrice

Queste parole sono strenuamente a caccia di una controparola. E far poesia del vissuto diviene la forma più assoluta di perifrasi: dire altrimenti, dare un nome, un altro nome.

Luca Paci, poesie inedite da “Guardafili”

Filò

se fossimo noi
foglie soltanto
l’albore della foglia
l’impressione
della clorofilla
che pulsa
nelle vene del nostro
unico pneuma

 

 

Visione

Nome delle cose
Puro nome
traffico delle intenzioni
mezzi di locomozione
fragranza continentale
Impercettibilmente sottile

 

 

Jazz

Marta Rodini, poesie da “Entrata in scena”

 

La presente raccolta, Entrata in scena, è da poco stata pubblicata da Anterem Edizioni, con nota critica di Flavio Ermini.

 

 

***

sguardo senz’occhi, cieco tremolìo
attendono il farsi del mio corpo
avrò braccia sottili e caviglie
e reni che ritmeranno i suoni
della strada e mosse ancora d’animale
scattanti di paura e desiderio

 

 

***

Sebastiano Aglieco, “Tre tempi della giornata”, saggio su Gabriela Fantato

TRE TEMPI DELLA GIORNATA
variazioni intorno a tre poesie di Gabriela Fantato

 

 

Primo tempo
La città sparita

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