Ranieri Teti

Le immagini e la cronaca del Premio “Montano” al Festival VeronaPoesia 2010

Premio Montano Perbellini e Crosara
Erminia Perbellini (a destra) con Erika Crosara

Presentiamo la galleria fotografica con alcune immagini delle giornate conclusive del 24° Premio Lorenzo Montano (nella foto, Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona, consegna il Premio "Raccolta inedita - Biblioteca Civica di Verona" a Erika Crosara), impreziosita dall’istant poem di Carlo Penati Cronaca in versi, riferito all’evento del 6 novembre scorso. 

SOTTOTONO, un instant poem

Cronaca in versi dell’evento “Incontri con la filosofia”, Premio Montano, Verona,  6 novembre 2010

di Carlo Penati

 

 

Figli di un sapere incerto

eretici perché umani

godiamo il diritto di liberare l’anima

ad ogni proficuo incontro 
 

Francesco Bellomi suona Francesco Bellomi 

un battito insistito di ritmo industriale

antico cuore di musica madre

dal tamburo travolgente

Giulio Galetto, “Il viaggio” di Lorenzo Montano

Il nome di Lorenzo Montano è ricordato nella sua città natale, Verona, dal premio di poesia che la rivista “Anterem” gli ha intitolato e che giunge quest’anno alla sua ventiduesima edizione.

Gabriela Fantato, Parking America – in tre passi, con una nota di Marco Furia

Gabriela Fantato, "Parking America - in tre passi"

 

Con "Parking America - in tre passi", Gabriela Fantato presenta una successione di versi in cui il dato biografico, già richiamato nel titolo, evoca immagini e riflessioni d'indubbia intensità.

Non si tratta, qui, si badi, d'una sorta di punto di partenza esterno, capace di provocare il divenire poetico, bensì d'una felice fusione di elementi tra loro non estranei.

Massimo Scrignòli, Luce verticale, con una nota di Marco Furia

Massimo Scrignòli, "Luce verticale"

 

Con "Luce verticale", Massimo Scrignòli presenta una versificazione fluida ma complessa, tale da rendere partecipi d'una vicenda poetica in cui autore e materia trattata convergono, fino quasi a coincidere, nell'immagine del fiume.

Dico "fino quasi", perché coincidenza perfetta non v'è: s'avverte, in ogni modo, la presenza dell'io scrivente, sebbene molto partecipe.

Versi quali

Lino Giarrusso, In febbrile peregrinare, con una nota di Marco Furia

Lino Giarrusso, "In febbrile peregrinare"

 

Con "In febbrile peregrinare", Lino Giarrusso presenta una sintetica riflessione su quanto, lungo ardui itinerari idiomatici, può emergere quale idea o parola.

Marcella Corsi, ...) E ti dolzura, con una nota di Marco Furia

Marcella Corsi, "...) E ti dolzura"

 

Con "...) e ti dolzura", Marcella Corsi presenta quindici versi la cui forma, echeggiante antichi ritmi, rimanda nel contempo a sé medesima ed al suo contenuto: a sé medesima, poiché incuriosisce quel suo negarsi, almeno alla prima lettura, alla normale comprensibilità (non a caso viene tradotta), nonché al suo contenuto, la dolcezza, più volte esplicitamente richiamato.

Una contraddizione?

Francesco Bellomi per Stefano Salvi

http://www.youtube.com/watch?v=FuUI3L2N8yU
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