Flavio Ermini

Premio Lorenzo Montano, Forum di Anterem: Agorà

Manifesto agorà

Come ogni anno, nell’ambito delle cerimonie conclusive del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” promuove – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona – un Forum di poesia.

Sono in cartellone tredici appuntamenti nel corso dei quali la poesia incontra la filosofia, la musica, la psicoanalisi e l’arte. Tali eventi si svolgono da sabato 16 novembre a domenica 24 novembre 2013 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43.

Il Forum ha per titolo “Agorà” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.

La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo.

Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.

Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità critica sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.

L’ingresso è libero.

Scarica il programma del Forum

Metamorfosi, l’ultimo libro di Franco Rella

Metamorfosi, l’ultimo libro di Franco Rella

Nella collana “Narrazioni della Conoscenza” diretta da Flavio Ermini, è uscito con la casa editrice Moretti&Vitali: Metamorfosi. Immagini del pensiero di Franco Rella.

Questo libro si configura come un viaggio, un’avventura attraverso le immagini e le figure che la poesia, l’arte, la filosofia hanno creato per cercare di dare un senso a ciò che si affolla fugace intorno a noi. È un viaggio in compagnia di Walter Benjamin, di Baudelaire, di Valéry, ed è anche il racconto di questo viaggio. Infatti, le grandi figure, attraverso le quali la realtà metropolitana in cui viviamo fa trasparire il suo senso, sono catturate attraverso un racconto critico che si declina in una vera e propria appassionata narrazione.

Metamorfosi è un libro centrale nella produzione di Franco Rella. A suo tempo ristampato e tradotto, viene qui presentato in una nuova edizione, con un inedito, importante capitolo.

Anticipiamo qui per i nostri lettori il primo capitolo: Emergenza.

 

L'inchiostro poetico

 inchiostro poetico

Nella contemporaneità, registra Loredano Matteo Lorenzetti nel saggio che qui proponiamo ai nostri lettori, la poesia sembra sempre più apparire un efficace ‘luogo’ e ‘tramite’ di molteplici riflessioni transdisciplinari. Versare ‘inchiostro poetico’ può avere persino la funzione di sollecitare prospettive di contatto teologico e apertura di dialogo con la dimensione teleologica dei significati del reale e dell’esistenza, dell’immaginazione e della ricerca inventiva di verità. Inchiostro versato non solo nel destino delle pagine dei libri, ma pure nella vita del pensiero e in quella personale.

Accompagna il saggio un’opera di Evelina Schatz.

 

Peter Handke. Una novità editoriale

Peter Handke

Nella collana “Narrazioni della conoscenza”, diretta da Flavio Ermini per le edizioni Moretti&Vitali, esce in edizione italiana con testo originale a fronte Un anno parlato dalla notte di Peter Handke. La traduzione è di Elisabeth Zoja in collaborazione con Antonio Annunziata. Anticipiamo per i nostri lettori l’incipit dell’opera, la premessa di Eva Pattis, la postfazione di Flavio Ermini.

Cosa accade in questo libro? Viene messa in atto la registrazione di una voce in tutte le sue modulazioni: una voce che si fa voce di una moltitudine di voci. È la parola data all’essere: a noi non appartiene se non per attenderla e ascoltarla.

Non una creatura dotata di linguaggio parla in Un anno parlato dalla notte, ma il linguaggio stesso e – nel linguaggio – la vita. Le voci fanno propria la natura del linguaggio: lo svelamento dell’essere, in un continuo salto nell’oscuro, nell’incerto, nel vuoto.

Diventano esse stesse linguaggio: ciò in cui l’essere stesso si esprime e prende corpo. Si articolano in modo che l’esistenza in tutta la sua problematicità si riveli e si mostri nelle sue strutture fondamentali, senza alterazioni, senza aggiunte, senza correzioni: in una ricerca che riconosca all’essere stesso l’iniziativa dello svelamento della propria essenza.

Sono lampi di linguaggio, particelle dure come il cristallo. Rinviano a una verità inafferrabile che comunque le detta; rinviano al movimento che le tiene misteriosamente e armonicamente insieme nella loro distinzione.

 

L’illusione dell’autosufficienza

Bernhard Waldenfels intervistato da Danilo Di Matteo

Bernhard Waldenfels

La Scuola di Alta Formazione Filosofica di Torino, fondata e diretta da Ugo Perone, dal 22 al 26 novembre 2010 ha ospitato Bernhard Waldenfels, uno dei maggiori fenomenologi contemporanei. Titolo dei seminari: “Fenomenologia responsiva”. Il 25 novembre, poi, l’autore ha tenuto una lezione magistrale incentrata sull’attenzione all’estraneo.

Waldenfels è nato a Essen, in Germania, nel 1934 e si è  formato in diverse università tedesche e francesi. Allievo di Maurice Merleau-Ponty, la sua ricerca si concentra soprattutto sul tema dell’“estraneità” e dell’“estraneo”, con particolare riguardo al corpo, al linguaggio, al concetto di modernità e alle relazioni interculturali. Oltre che con l’opera di Edmund Husserl e di Martin Heidegger, egli si è intensamente confrontato con quella di Emmanuel Lévinas, Michel Foucault e Jacques Derrida e con la letteratura del Novecento.

Lucio Saffaro: un ritratto

Lucio Saffaro: un ritratto

Dall’elaborazione delle tavole del Tractatus Logicus Prospecticus (1966) alla recente pubblicazione Disputa cometofantica, a cura di Gisella Vismara e introduzione di Flavio Ermini, Sassella editore, Roma 2011, presentata a Riccione nell’ambito della mostra Lucio Saffaro, I luoghi segreti dell’essere e del tempo, Silvana editoriale, intercorrono circa Cinquanta anni. Sono anni di continue interrogazioni e ricerche dell’artista dotto, come lo definisce Bruno D’Amore. Nato a Trieste nel 1929, si trasferisce nella città emiliana nel 1945, laureandosi in Fisica teorica all’Università. A Bologna trascorrerà l’intera sua esistenza, fino alla morte avvenuta nel 1998, dedicandosi all’insegnamento e al perseguimento della sua inesausta ricerca .

In ricordo di Franco Volpi

Franco Volpi

Sono trascorsi più di quattro anni dalla morte del filosofo Franco Volpi, docente di Storia della filosofia contemporanea all’Università di Padova. Volpi era uscito il pomeriggio del 13 aprile 2009 per un giro in bicicletta e a San Germano dei Berici (Vicenza) a un incrocio è stato investito da un’auto

Avvertiamo ancora adesso una grande mancanza, per la sua scomparsa. Lo ricordiamo con l’ultimo articolo da lui pubblicato. Era stato scritto in risposta all’osservazione di papa Benedetto XVI del 9 aprile 2009 sull’influenza negativa di Nietzsche nella crisi del nostro tempo: «Nietzsche ha dileggiato l’umiltà e l’obbedienza come virtù servili, mediante le quali gli uomini sarebbero stati repressi. Ha messo al loro posto la fierezza e la libertà assoluta dell’uomo. Orbene, esistono caricature di un’umiltà sbagliata e di una sottomissione sbagliata, che non vogliamo imitare. Ma esiste anche la superbia distruttiva e la presunzione, che disgrègano ogni comunità e finiscono nella violenza».

 

Mario Campanino: L’angelo morto

Mario Campanino - L'angelo morto

Nella collana Opera Prima, pubblicata da Cierre Grafica in coedizione con Anterem, è uscito il volume L’angelo morto di Mario Campanino, proponiamo qui l’incipit, oltre che la premessa di Flavio Ermini e la postfazione di Carla De Bellis.

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