Ranieri Teti

Davide Castiglione, audio di “Domantė”

Davide Castiglione, ascolta l'audio di “Domantė”

Il testo, con la premessa di Ranieri Teti, è stato pubblicato nel precedente numero di “Carte nel vento”

 

Alessandra Carnaroli, "Ex-voto", Oèdipus 2018, collana “Croma k”, nota di Rosa Pierno

Un dialogo con la morte o meglio con la putredine a cui il corpo malato si avvia è tutto giocato in Ex-voto di Alessandra Carnaroli attraverso l’uso di un linguaggio a cui viene inferto un lavoro di associazione anche automatica: “sondaggi / drenaggi e sofismi”, “una calza/ (collant) / e collante”.

E nel frattempo il tentativo di adeguarsi / abituarsi sempre sperando nel meglio a dispetto di ogni evidenza, anche grazie a innesti prelevati dalla cultura di massa (i Pooh, i pacs, Cinecittà o le invocazioni per sfuggire al melanoma).

Allì Caracciolo, prosa inedita "Barbablu", premessa di Mara Cini

Per scrivere su Barbablu di Allì Caracciolo prendo dalla mia libreria "Morfologia della fiaba" e "Le radici storiche dei racconti di fate".

Poi cerco anche "Pietre che cantano".

Forse quest’ultimo libro non mi servirà ma le sgranate arenarie, gli scolpiti profili di capra, angelo, fanciulla e un’arcata… di ali o di corna

non richiamano forse i capitelli di chiostro di cui parla l’etnomusicologo Marius Schneider?

Roberto Capuzzo, "Senza vera regola", con immagini di Carlo Guarienti, Gli Ori 2018, nota di Flavio Ermini

Roberto Capuzzo pone con la sua poesia la questione teoretica del contenuto di verità della parola.

Pone la domanda circa la possibilità della parola poetica di essere evento veritativo, luogo del dis-velamento, del senso nascosto.

C’è un pensare che accade nel linguaggio e questo pensare si schiude solo a chi inizia a muoversi mimeticamente entrando con esso in sintonia.

Luca Bresciani, dalla raccolta inedita “Canzone del padre”, nota di Laura Caccia

Luca Bresciani, dalla raccolta inedita “Canzone del padre”, nota di Laura Caccia

 

Come vetro soffiato

Traspare un’incandescenza intensa nei versi asciutti e cristallini di Canzone del padre di Luca Bresciani. Un’incandescenza intrisa di sofferenza, nella memoria ardente di incendi familiari, che non viene lasciata ardere e divampare, quanto piuttosto circoscrivere e coltivare attraverso il soffio della parola poetica.

Vanni Bianconi, "Sono due le parole che rimano in ore", Casagrande 2017, nota di Flavio Ermini

Vanni Bianconi ci parla delle tante quotidianità che viviamo. Sì, perché di quotidianità non ce n’è solo una.

Ci sono più cicli di vita che ci accompagnano nel corso della giornata. E così accade giorno dopo giorno.

Le parole alle quali Bianconi si affida sono veri e propri strumenti di scavo.

Alessandro Assiri, "Lettere a D.", LietoColle 2016, nota di Flavio Ermini

Popola queste poesie una vasta schiera di momenti legati a un misterioso personaggio.

A ogni gesto Alessandro Assiri si rivolge senza attendere risposta. Nemmeno per ipotesi.

Guadagnarsi il diritto di sopravvivere è già un buon risultato. Per farlo, osserva Assiri, significa starsene ritto e immobile di fronte a un muro, forse invalicabile.

Prima pagina: Adam Vaccaro, "Crinali e quesiti", saggio sulla ricerca epistemologica di Gio Ferri

CRINALI E QUESITI

Confronti e notazioni intorno alla ricerca epistemologica di Gio Ferri

di

Adam Vaccaro

Premessa

Marzo 2020, anno XVII, numero 45

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel Vento

periodico on-line 
del Premio Lorenzo Montano

 

a cura della redazione di "Anterem"

Dal presente numero “Carte nel vento” non avrà più un solo curatore ma diventa un collettivo di redazione: d’ora in poi il periodico sarà prodotto, in ogni fase di realizzazione, dall’intero corpo redazionale di “Anterem”, costituito da Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Mara Cini, Flavio Ermini, Rosa Pierno, Ranieri Teti.

Nella visione e nella condivisione di un’idea comune che dura da decenni, dall’esperienza di “Anterem” a quella del “Montano”, si rinsalda ancor più l’elemento distintivo di questo premio: la completa coincidenza tra la redazione della rivista e la giuria storica.

Durante i cinque mesi appena passati, questo gruppo privo del suo direttore è riuscito con un grande lavoro collettivo a portare avanti tutto quanto intrapreso, in cartaceo e in rete, superando ogni ostacolo.

In tempi così difficili ritengo sia giusto ancorarci tutti alla stessa passione e condividere il più possibile, il più possibile vicini e radicati nella certezza che insieme ogni atto sia maggiormente consapevole e fecondo, senza arretramenti né pause.

Con questo numero di “Carte nel vento” si conclude la presentazione delle opere segnalate e finaliste al 32° Premio Lorenzo Montano, edizione 2018. Abbiamo il piacere di proporre testi che, nella varietà dei temi e delle forme, offrono uno sguardo inedito sul senso del nostro esistere poeticamente. Tutte le opere sono introdotte dalle note della redazione di “Anterem”: senza definizioni generiche, abbiamo cercato anche questa volta di accompagnare le poesie e le prose qui contenute con spunti di lettura originali.

Abbiamo inoltre il piacere di ospitare in copertina Miro Gabriele, non solo poeta e traduttore, ma anche fotografo: un fotografo con la visione del poeta.

Ma tutto questo non è che una breve sosta, il tempo di un respiro… l’edizione 2020 è in corso, per nuovi sguardi e per altri versi e prose che sarà un grande piacere raccontare e pubblicare.

Scarica il bando del 34° “Montano” (2020)

Ranieri Teti

 

In copertina: “Campidoglio”, fotografia di Miro Gabriele

 

(leggi tutto)

Condividi contenuti