Ranieri Teti

Simonetta Redolfi

“D’una sostanza incerta”, Campanotto Editore, 2015

 

D’una sostanza incerta

 

Che poi scrivere

È solo percuotere parole

Perché emettano

Grida di vita

Oppure dolcemente risuonino

D’UNA SOSTANZA INCERTA

Un battito di calore e lacrime

Allineato nella drastica perfezione

Di una pagina.

 

La sottile demarcazione tra la terra e il cielo

 

Frequentando

Simone Cattaneo Martini

da “I segni della violenza”, LietoColle, 2018

 

Dalla sezione “In attesa di essere altro”

***

Memoria tra la statua e il niente,

come argilla svuotata,

l’attesa è anche questo:

vergogna del non detto,

moneta stretta in bocca per il viaggio.

 

***

Il tempo maturato in libri letti,

in gesti persi e ritrovati sempre

nei posti più impensati.

Salvo Nugara

Da Il gioco magico
 

***

I principi della Relatività di Albert Einstein

andrebbero applicati alla vita.

Muoversi in un tempo diacronico

e nello spazio sincronico

in relazione alla luce della verità

nella quarta dimensione del dubbio

che come involucro cosmico

avvolge tutto in una curvatura

difficile da misurare

ma elemento fondante della verità.

 

Salvatore Bossa

Zero di apnea e l’uno e l’uno, e l’uno e


Quando la luce è radente il campo si tinge di rosso

e figure caudate scambiano attimi di sé in controluce

senza intaccare la densità dell’ora; questi grumi d’intesa

svaniscono a un tratto e fanno ritorno come singoli –

ombrelloni aperti dalla festa hanno lasciato scuri esantemi

a bordo vasca, sul corpo rosso del giorno che sugge.

Sulla piscina traspare un segno residente nell’inclinazione

Rosa Salvia

Da Tempo innocente

 

***

Non ogni radice compie

il suo destino di luce,

né ogni minuto che soffre

apre la sua porta all’abisso.

 

***

Lo impariamo dal Tempo che velocemente si consuma: la vita

a un certo punto non ci torna più. Strano sarebbe il contrario,

per noi poveri eroi del quotidiano: che seguitassimo fino

Roberto Ariagno


 

Da “Disarmare il nome”

 

neanche la lucidità per cogliere i tratti minimi

i piccoli passi da compiere negli avanzi del tempo

quando si è lasciati soli: hai sempre perso di vista

ogni destinazione, eppure la sopravvivenza,

è chiaro, è soprattutto restare avvinti

farsi fanatico, conoscere di ciò che si è scelto

ogni infinitesima parte, ripetersela e continuare a scrutare

Paolo Durando

 

Retrofuturo presente

 

Ti fermi Lucy sul bordo del tempo,

il passato assente sulle rive della palude.

Fiotti di calore, insetti mortiferi,

umido nella foresta prima del deserto,

levigate rocce nascoste, resti di armi,

rotule sparse, mandibole.

Piccola Lucy dal femore intatto,

protesa verso il retrofuturo,

morta, rinata, tangente il cronotopo,

panorama di tutti i prima e i poi,

sfera illimitata d'istanti,

Lucy ti spegni sulla palude spenta.

Massimo Viganò

l’esercizio della scrittura (a mano libera)

disegno quando scrivo e viceversa
(io) traccio e lascio traccia (fragile
persa)                    quando scrivo (di)segno

(e non scrivo) le parole ossi(a)
la lingua stessa che le segna

che (ri)vela le fattezze ed i sensi

ne (dis)vela il volto insonne

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