Ermini, Gasparotti, Nancy, Sala Grau, Zanardi

Sulla danza

 

Nel libro “Sulla danza”, curato da Maurizio Zanardi (Cronopio, 2017), cinque pensatori s’interrogano su questa forma d’arte:

  • sul suo “motus commovente” (Jean-Luc Nancy);
  • sul suo rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Romano Gasparotti);
  • sul suo abbracciare Occidente e Oriente (Nuria Sala Grau);
  • sul suo legame con il teatro e la morte (Maurizio Zanardi);
  • sulla sua origine che accomuna “dire poetico” e “gesto danzante” (Flavio Ermini).

Negli ultimi anni la danza ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell'audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l'archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza?

Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma inoltre che è la danza stessa a essere in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti.

Ripensare la natura di questi atti può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.

http://shop.cronopio.it/prodotto-143092/Ermini-Gasparotti-Nancy-Sala-Gra...

RADIO3 - RAI - Qui comincia. Giovedì 18 maggio 2017 puntata dedicata a Sulla danza, a cura di Maurizio Zanardi.
 In conduzione: Attilio Scarpellini

.
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-05472ae8-bf47-4000-96ae-ad6dadfd6c18.html

Ne parlano: Mirella Armiero su "Corriere del Mezzogiorno 1" e "Corriere del Mezzogiorno 2"; Carlo Fanelli su "Fata Morgana"; Francesca Saturnino su "Hystrio"; Francesca Romana Recchia Luciani su "Il Manifesto"; Neil Novello in Rivista di studi italiani; Armando Adolgiso in Cosmotaxi; Francesca Saturnino in Monitor; Giovanni Sessa su Barbadillo.

Le riviste letterarie in libreria

Libreria

La Libreria "PAROLE & PAGINE" di Milano
(via della Moscova 24, ang. corso di Porta Nuova)
presenta due appuntamenti sulle riviste letterarie
a cura di
OTTAVIO ROSSANI

Il quesito da cui partire è il seguente:
"Sono ancora necessarie le riviste letterarie per la diffusione della poesia?"

Ecco il programma:

Mercoledì 26 aprile 2017 - ore 18.30
presentazione delle riviste e dibattito
Anterem: interviene il fondatore/direttore FLAVIO ERMINI
Atelier: interviene il fondatore/direttore GIULIANO LADOLFI
Kamen': interviene il fondatore/direttore AMEDEO ANELLI
Capoverso: interviene l'editore FRANCO ALIMENA

***

Sabato 27 maggio 2017 - ore 18.30
presentazione degli annuari e dibattito
Argo: intervengono il cofondatore/coordinatore CHRISTIAN SINICCO
e ALESSANDRA GIAPPI, redattrice
Punto: interviene l'editore MAURO FERRARI
Almanacco: interviene il curatore FRANCESCO NAPOLI

Aprile 2017, anno XIV, numero 35

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel vento n.35

Nuove avventure della parola, della parola che diventa flusso o frammento, della parola più intima o più esposta, scandaglio o periscopio.

Tra riflessioni e visioni, nelle diverse forme e mediante variegati stili, ci accompagnano in questo itinerario alcuni poeti e prosatori dell’edizione 2016 del Premio Lorenzo Montano: Maria Angela Bedini, Michele Cappetta, Enrico De Lea, Mauro Germani, Angela Greco, Emiliano Michelini, Alice Pareyson, Giacomo Rossi Precerutti.

Simili a parole che corteggiano altre parole, le presentazioni dei redattori della rivista “Anterem” per ciascun autore proposto: esperienza che proseguirà anche con la nuova, prossima a scadere, edizione del Premio scarica il bando della 31^ edizione del Premio Lorenzo Montano

In copertina: Forum Anterem 2016, immagini di Franco Falasca

Febbraio 2017, anno XIV, numero 34

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel vento n.34

 

La storia del Premio Lorenzo Montano continua a rinnovarsi, anche dopo trenta indimenticabili anni ricchi di voci, scoperte, incontri, emozioni, intensità.

Il merito è tutto degli autori che vi prendono parte, contribuendo a raccontare la nostra finitezza e il suo spavento nella radice della creatività, nelle più variegate forme, con i diversi stili che rappresentano il nostro poetico contemporaneo.

Accompagnati dalle note della redazione di “Anterem” ne sono testimoni, nel presente numero di “Carte nel vento”, Enzo Campi, Lella De Marchi, Patrizia Dughero, Carmen Gallo, Maria Grazia Insinga, Sofia Demetrula Rosati, Ambra Simeone e Roberto Valentini: poeti e prosatori della 30^ edizione.

In chiusura Francesco Bellomi, pianista e vera e propria colonna sonora del Forum, compositore che ogni anno si misura con i vincitori del Premio, ci fa entrare nel suo laboratorio musicale.

Tutto questo mentre è in corso la 31^ edizione del “Montano”, organizzata per i poeti, i prosatori e i saggisti che vorranno percorrere un tratto di strada in una lunga storia

Scarica il bando della 31^ edizione del Premio Lorenzo Montano

In copertina: Francesco Bellomi ritratto da Marina Busoni, Forum Anterem 2016

Forum Anterem 2016-17

Il Forum Anterem 2016-17 si conclude nelle sale della Biblioteca Civica di Verona con una mostra realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Nani-Boccioni”, da sabato 11 marzo a sabato 1 aprile 2017.

Il Forum è organizzato dalla rivista “Anterem” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti. Questa manifestazione nasce in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona ed è legata agli spazi di approfondimento connessi al Premio Lorenzo Montano. Il suo intento è di far amare a un pubblico sempre più vasto la grande poesia contemporanea e alcune significative tendenze artistiche della modernità.

Manifesto L'arte di cambiare

Le meteore

Le meteore

Sono usciti per le edizioni Effigie i primi due volumi della nuova collana “Le Meteore”: Christine Lavant, Poesie scelte da Thomas Bernhard (traduzione di Anna Ruchat) e Claude Royet-Journoud, Le nature indivisibili (traduzione di Domenico Brancale).

La collana “Le Meteore” è diretta da Domenico Brancale (prezioso collaboratore di “Anterem”) e Anna Ruchat. Come meteore le parole della poesia entrando all’interno dell’atmosfera umana s’incendiano per un tempo breve, destinato a dilatarsi lentamente fino all’impossibile. Stella cadente che accende la luce della coscienza, la poesia si spinge e ci spinge oltre i muri della paura che tutti innalziamo nella ricerca dell’altro. Questa collana di meteore si propone di far scendere nella nostra atmosfera esperienze poetiche lontane nel tempo o nello spazio, di ridar loro luce, pur nel breve tempo della caduta.

La nuova collana di poesia a cura di Domenico Brancale e Anna Ruchat pubblicata dalle edizioni Effigie prevede tre, quattro pubblicazioni all’anno. Caratteristica della collana è lo sguardo rivolto al di fuori dei confini italiani. Si pubblicheranno autori stranieri, viventi e non, che non siano ancora o non siano più presenti sul mercato italiano. La poesia italiana sarà presente soltanto attraverso figure di poeti importanti e dimenticati, in qualche modo esiliati in patria come Dario Villa, Michele Ranchetti, Rodolfo Quadrelli, Franco Ferrara.

Gennaio 2017, anno XIV, numero 33

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel vento n.33

Una corsa sui versanti della poesia, edita e inedita, e della prosa inedita.

Versanti che rappresentano molte e varie realtà poetiche in atto in questi anni. Il nuovo numero di “Carte nel vento” raccoglie, oltre a quelle già pubblicate, altre note critiche su segnalati e finalisti della 29^ edizione del Premio Lorenzo Montano, prodotte dalla redazione di “Anterem” al completo.

A questo proposito citiamo due considerazioni sul lavoro svolto.

Afferma Laura Caccia: “Offrono possibilità di numerose riflessioni queste opere poetiche, ma soprattutto lasciano intuire, nei loro percorsi che intrecciano temi, lingue e linguaggi diversi, il vibrare sullo sfondo di una tensione comune. Con un punto fermo sull’esser-ci, attraverso un pensiero poetico in dialogo tra il linguaggio e l’esistere”.

Aggiunge Flavio Ermini, parlando della prosa: “Caratteristica di questa sezione è la sua grande libertà stilistica e di genere. Infatti la prosa inviata può essere costituita da una narrazione, un saggio breve, una prosa poetica… Diciamo che è una sezione che va oltre le categorie, oltre le classificazioni. Lo dimostrano le prose pervenute nel corso degli anni. Il nostro tempo è assillato dal culto della categorizzazione, della misurazione. E invece noi diciamo che l’esistenza è sempre una deviazione dal canone e che è necessario diffidare di ogni generalizzazione.

Insomma, si parla tanto di andare oltre i generi. Qui ne facciamo pratica”.

Consapevoli che molto debba ancora accadere, ripartiamo alla ricerca di nuovi paesaggi con la XXXI edizione del “Montano”

In copertina: Fausta Squatriti, Memento mori, grafite e pastello su carta, 2013

Scarica il bando della 31^ edizione del Premio Lorenzo Montano

Lettera aperta ai lettori di Anterem

Lettera aperta lettori di Anterem

Gentile lettrice, caro lettore,

nei giorni scorsi abbiamo messo in distribuzione il n. 93 della rivista di ricerca letteraria “Anterem”.

Fondata nel 1976 da Flavio Ermini e Silvano Martini, “Anterem” è tra i periodici che più profondamente hanno indagato il rapporto tra parola poetica e pensiero. A questo scopo ha istituito una particolare interazione tra poesia e saggistica, suscitando riflessioni e dibattiti, e incidendo profondamente sulla storia della letteratura che si è formata tra il ventesimo e il ventunesimo secolo.

Ci farebbe piacere se Lei seguisse il nostro lavoro con l’abbonamento. Abbonarsi è facile e Le consentirà di ricevere comodamente la rivista a casa.

L’abbonamento è biennale. Costa solo 60,00 euro e dà diritto a ricevere quattro numeri.

Il versamento va eseguito con bonifico bancario intestato all’Associazione Anterem, codice IBAN: IT54H0503411750000000165753 oppure sul c.c. postale 10583375 intestato ad Anterem.

Che cosa ha reso importante “Anterem”? L’aver strappato la filosofia dai manuali di storiografia e averla restituita allo splendore del rapporto con il testo poetico e con i bisogni essenziali della vita autentica.

Ciò che viene riconosciuto alla rivista è l’aver saputo rinnovare l’esperienza del linguaggio che era in atto all’aurora del pensiero greco; ovvero l’esperienza dell’essere umano in quanto vivente e, insieme, parlante; in quanto essere naturale e, insieme, logico.

Tra le pagine di “Anterem” vengono riprese le domande fondamentali che urgono nel pensiero aurorale, approfondendole, muovendo da angolazioni sempre diverse, fino a rendere viva l’antica eredità che si trova in noi. Questo cammino del pensiero è – in quanto poesia – pensiero del cammino: luogo comune per tutti coloro che si sono allontanati dai singoli generi letterari per assumere una funzione, per così dire, di “rete”.

“Anterem” è giunta a costituire nel corso di oltre quarant’anni uno dei più illustri cataloghi di quella letteratura che fa i conti con il pensiero delle origini; una letteratura scettica nei confronti dell’oggi, di ogni oggi, dello stesso concetto di oggi.

Indipendente dalle scuole, dalle mode e dal conformismo dei circuiti editoriali, fin dai primi numeri la rivista ha esercitato un forte fascino su poeti e pensatori che coltivano un’idea di letteratura incamminata in una direzione quasi del tutto ignota.

Viene infatti messo a tema ogni volta un domandare aperto all’ulteriorità, rispetto a ciò che ci sta davanti come già dato.

“Anterem” è una di quelle riviste che segnano una discontinuità profonda con i paradigmi e i programmi del proprio tempo. Con questa consapevolezza, intorno alla rivista si è formata una comunità di poeti e pensatori che ha deciso di privilegiare quelle riflessioni che faticosamente – attraverso difficoltà continue e mai completamente superate – producono opere letterarie. Tale comunità fa della ricerca un principio estetico che emerge da una trasformazione e non dal calcolo. Una trasformazione che nell’era della tecnica sembra possibile unicamente nel dire.

“Anterem” accoglie l’istanza di un pensiero non più metafisico e quindi nuovamente e radicalmente iniziale, in grado dunque d’immaginare come il mortale può tornare a essere. Gli autori convocati sanno che è vana la ricerca di un senso centrale e di princìpi fondanti che non sia l’enigma dell’erranza, vera cifra dell’esperienza umana.

Attraverso testi poetici provenienti da ogni parte del mondo – pubblicati in lingua originale e con traduzione a fronte – “Anterem” si è assunta il compito di veicolare la varietà e la complessità di un mondo in continua trasformazione, codificabile solo con nuovi alfabeti, da coniugare in un mosaico irregolare e vitale.

La ricerca alla quale guarda “Anterem” fa i conti con l’eterogeneità e la frammentarietà del mondo, volgendosi verso un aperto non integrabile, ossia verso forze che non si lasciano più unificare e ordinare da un soggetto legislatore in un centro unitario.

Né cattedrale né prigione della poesia, la grande casa di “Anterem” continua a costituirsi come luogo verbale affacciato sul mare dell’altrove e dell’inconosciuto. È in questo processo che viene favorito il movimento precategoriale e autonomo della parola ante-rem, in un incessante nomadismo.

In attesa di un Suo riscontro, che ci auguriamo favorevole, La salutiamo con cordialità.

La direzione
e-mail direzione@anteremedizioni.it

Numero 93 (dicembre 2016)

Anterem 93

È in corso di distribuzione il numero 93 di “Anterem” (dicembre 2016). È un volume di grande rilievo, come già si può rilevare dal sommario.

Il tema cui il numero è dedicato è “La poesia non è un genere letterario”.

A tale proposito Flavio Ermini registra nell’editoriale: «La parola che parla nella poesia non fa segno, non entra come moneta di scambio nel commercio quotidiano; non fa opera di senso. Non è la parola ineffabile che scende dall’azzurrità, ma quella che sale come fumo e fuoco dal vulcano. È una lingua di “laggiù”, ma è l’unica che può dire cosa accade “qui”». Viene sottolineato in tal modo che «la poesia non è tanto un “genere” o una “categoria letteraria”, non è un mero ornamento dell’esserci e della sua finitudine, bensì una forma di vita che svela una natura probabilmente indefinibile, ma sulla quale non possiamo non riflettere».

Convengono al dialogo su questo numero poeti e filosofi di rilievo internazionale, in un succedersi avvincente di poesie e saggi.

Significativamente il numero si apre con una delle più belle poesie di Marina Cvetaeva: “Poeti”, nella traduzione di Elena Corsino.

Segnaliamo ai nostri lettori un saggio breve di Danilo Di Matteo. Riguarda proprio questo numero di "Anterem" ed è pubblicato sul n. 11 della "Riforma" (17 marzo 2017).

A tutti coloro che, sulla base di questi elementi, desiderano iniziare a confrontarsi con il nostro cammino di ricerca consigliamo di abbonarsi. L’abbonamento è biennale e consente un aggiornamento costante sulle più significative tendenze poetiche internazionali.

È comunque possibile richiedere anche solo questo speciale fascicolo.

Per richieste e informazioni scrivere alla direzione: flavio.ermini@anteremedizioni.it

Condividi contenuti