Autori del Premio Montano

Stefania Negro

L’aria, l’acqua, le stelle
respirano del tuo essere che accade
sempre dentro di me come una sorprendente
vertigine, un vulcano zampillante di fuochi
magmatici. I nostri pensieri connessi
bruciano come fuoco stellare e la tua
voce invochi sempre il mio nome
siccome io invoco di attimo in attimo il tuo e
in ogni ora in divenire e fin dove
nulla più appare così perduti
attraverseremo il sole e la neve, la luce sorgiva

Riccardo Martelli

*** 

il flusso di haiku si è spappolato tra soprammobili lì innestati da decenni

sottomettersi a parole dette prima e dopo l'amplesso

alle empatie vissute nelle tavolate e nei lembi della città

talvolta in auto ascolto fino alla fine canzoni e discorsi radiofonici insulsi

donne rimandano alle splendide bimbe che furono

guido dando occhiate alle geometrie dei balconi delle case

pensieri da dormiveglia navigano nelle movenze

cullando risoluzioni tipo tupamaros

Giulio Maffii

Da “Angina d’amour”, Arcipelago Itaca 2018

Giovanni Ibello

Da “Turbative siderali”, Terra d’ulivi Edizioni, 2017



Genealogia di un’assenza



I


“Dimmi, che voce ha il dio dei deserti?”
“Cosa ti rimane di quella notte?”

I temporali negli specchi
e nessuno spazio vitale
oltre la curva del sonno.

“Muta la tua pelle che non torno”.

Monica Guerra

Da “Sulla soglia”, Samuele Editore, 2017

 

4 luglio 2016

la paura è un morire piano
calma piatta nella gola
un arto alla volta
l’acqua che sale.

 

25 giugno 2016

qui è un filare anche il carezzare
tra ferite allineate
che non sono trama di parole
o la danza dell’ossigeno
che misura le presenze.

 

22 giugno 2016

Sonia Giovannetti

Partenze

 

Nel luogo dove riposa la ragione,
ci guardiamo l’un l’altro smarriti.
Là, nel punto dove s’alza
la polvere soffiata dal vento. 

Gli uccelli sui fili decidono la rotta.
Resteremo ancora per poco. 

Col vento che da ponente arriva,
s’attende lo strappo della fune.
Il lento sciabordare delle barche, ancorate
al molo, esegue la sinfonia dolente del distacco.

Donato Di Poce

Da “Lampi di verità”, I Quaderni del Bardo Edizioni, 2017

Omaggio a Ray Johnson

 

Rinnovi e ispiri ogni giorno nel mondo
Antichi riti di condivisione delle arti
Youtube e Internet sembrano nati dalla mail art.

Anna Maria Carpi

3

Mi è dato un corpo, che ne farò io
di questo dono così unico e mio?
(O.Mandelístam)

 

UNICO,
ma è la cosa più astratta che ci sia,
l'ultima in cui io posso credere.
Qualche volta ho amato un altro corpo
un'estasi, l'ho avuto ed era mio,
due che si fanno uno,
ma nulla è più irreale della carne.
Non è la mente, sono i corpi a dire
come si è soli.

 

Antonio Bux

Da “Sativi”, Marco Saya Edizioni, 2017

 

Dalla sezione “Claustrofobiche”

 

3.
Per etimo si annida negli anni il metodo
accavallando masse d’odio e radio onde
fin dentro un mare che è la mente rame
mentre offende il cuore d’osso assente
in noi di frusta come rabbia delinquente
calunnia orale che si ottiene nell’inerzia

 

Condividi contenuti