Autori del Premio Montano

Roberto Ariagno


 

Da “Disarmare il nome”

 

neanche la lucidità per cogliere i tratti minimi

i piccoli passi da compiere negli avanzi del tempo

quando si è lasciati soli: hai sempre perso di vista

ogni destinazione, eppure la sopravvivenza,

è chiaro, è soprattutto restare avvinti

farsi fanatico, conoscere di ciò che si è scelto

ogni infinitesima parte, ripetersela e continuare a scrutare

Paolo Durando

 

Retrofuturo presente

 

Ti fermi Lucy sul bordo del tempo,

il passato assente sulle rive della palude.

Fiotti di calore, insetti mortiferi,

umido nella foresta prima del deserto,

levigate rocce nascoste, resti di armi,

rotule sparse, mandibole.

Piccola Lucy dal femore intatto,

protesa verso il retrofuturo,

morta, rinata, tangente il cronotopo,

panorama di tutti i prima e i poi,

sfera illimitata d'istanti,

Lucy ti spegni sulla palude spenta.

Massimo Viganò

l’esercizio della scrittura (a mano libera)

disegno quando scrivo e viceversa
(io) traccio e lascio traccia (fragile
persa)                    quando scrivo (di)segno

(e non scrivo) le parole ossi(a)
la lingua stessa che le segna

che (ri)vela le fattezze ed i sensi

ne (dis)vela il volto insonne

Giancarlo Fascendini

Il treno della sera

questa sera

davanti agli occhi improvvisa

la donna che parlava da sola.

L'oscurità uniforma le cose

io gioco

questa sera

a provocare l'inconscio


***

è tempo che ricordo come in gioco

gli amussis buris ravis sitis tussis

non le cose da fare dette prima

di averle tutte in mente ma non quella

e a un guardare aggiornato non capire

queste parti di aratro o la livella
 

Gabriella Becherelli

 

La Terra

Dalla terra nasce la storia. I nostri piedi si appoggiano per iniziare il cammino. La terra è confine, arrivo e partenza, gioco e contemplazione, è spazio e mutamento.


Francesco Russo


 

Da “Poesie della ricucitura” 
 

XI

Ti ho piantato nel verbo della foglia

sapendoti criterio di cadere.
 

XII

Dev’esserci, tra assennate caterve,

ancora un braccio teso alla morte.
 

XIV

Perdetti la mia giovinezza al fosso

dove colsi bei fiori dalle braccia

dei morti. Non dimentichi la morte

che tanto cresceva il suo passo antico

Francesco Fedele

Palabras y fronteras

 

Dietro le parole di odio

ci sono politici che vogliono spaventarti

dietro la maschera di odio

c'è solo la paura del confronto

dietro un gesto di odio

c'è solo povertà intellettuale.

Non ascoltare le bugie!

Non ti celare dietro una maschera!

Non dimenticare la tua umanità!

I confini sono solo

Francesco Cagnetta

 

 

Quanta terra c’è sotto

questo sottile strato di terra

per terra, sotto i miei piedi

quante foglie sotto le soglie.

E quanto azzurro, quanto sale

dentro l’acqua del mare

sotto goccia che goccia, quanto mare.

E quanto, tanto cielo

oltre il confine del cielo

quanto spazio aperto che diventa cielo.

E quanto rosso nel rosso del sangue

quante celle che si tingono

per aggiungere colore al dolore.

E quanta pelle, sotto la scorza della pelle

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