Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Sebastiano Aglieco, “Tre tempi della giornata”, saggio su Gabriela Fantato

TRE TEMPI DELLA GIORNATA
variazioni intorno a tre poesie di Gabriela Fantato

 

 

Primo tempo
La città sparita

Alberto Mori, immagini, “Ferro & ombra”

Ferro offre bianco e nero in energia neutra

Ombra astrae ad altra dimensione

Le linee ad intrecciare la fuga proiettiva del sole

Evelina De Signoribus, “Trasalimenti”, racconto inedito

 

Trasalimenti

 

In alcuni casi non ci accorgiamo quando le ferite si aprono perché non sempre fanno subito male. A volte il sangue che fuoriesce sembra inarrestabile e prende una consistenza che spaventa e annebbia la vista… Altri si accasciano, senza segni apparenti di violenza, in una terra che diviene sconosciuta...

Michele Porsia, poesie inedite da “Bianchi girari”

Verba volant

Non è un filo. La parola è pensiero in polvere, il residuo grigio di una materia cerebrale.
Celebra la cenere, la terra. Arretra, se temi la parola, ma poni prima un fermacarte sulla fossa, che indichi il pericolo di questo luogo.
O il vento, senza neppure chiedertelo, prenderà la scrittura e la porterà sulla tua bocca.

Mettici una pietra sopra. Tu temi la parola perché vola.
Tu temi la parola perché vuole

 

 

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Stefano Piva, due poesie inedite

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Di cos’è fatta la siepe
se non di patti stretti fra l’eterno
e l’adorno, di una chiosa
tra la fuga e la voglia di casa

tra l’illusione e mille motivi
per la sua recinzione.

Di cos’è fatta la siepe
se non di compromessi fra la catalessi
e l’operosità dell’ape, di una postilla
tra il vento e il suo abbellimento

tra il batter di ciglia e il non andar
al di là della soglia.

Enzo Campi, poesie inedite da “Dei malnati fiori”

La raccolta è in fase di pubblicazione per le Edizioni Smasher. L’uscita è prevista per Marzo 2011.

 

Alessandra Cava, poesie inedite da “RSVP”

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in sorellanza sono gli anni gentili, sono gli anni, indicativi
presenti, muscolo lingua che sbava disegni sull’incanto dello stare
dove i muri si incontrano, nel tutto finito e oltre, e
oltre neppure un suono: il sottoscala non ha porte, non si slacciano
i polsi, non chiama nessuno, nessuno muore -

 

 

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