Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Intus di Fiorangela Oneroso

Nella collana “Limina” di Anterem Edizioni esce Intus, la seconda opera poetica di  Fiorangela Oneroso.

n. 83, Di un altro dire

 

L’armonia nascosta è superiore alla manifesta.

Eraclito

Il dire poetico è la casa ospitale in cui nominazione e indicibile possono sostare, in un tenersi insieme dei differenti: nel loro contraddirsi e nel loro opporsi. Il dire poetico è il frammezzo che porta il non-nominabile a nominarsi come originaria contra-dizione.

Christa Wolf

Christa Wolf

Christa Wolf, nata nel 1929, scrittrice tedesca tra le più significative del Novecento, è scomparsa il primo dicembre 2011.

Numero 83 (dicembre 2011)

È in distribuzione il numero 83 di “Anterem” (dicembre 2011). È dedicato al dire poetico quale «casa ospitale in cui nominazione e indicibile possono sostare, in un tenersi insieme dei differenti: nel loro contraddirsi e nel loro opporsi», come sottolinea nell’editoriale di Flavio Ermini.

Anterem 83

 

Convengono al dialogo su questo numero poeti e pensatori

di rilievo internazionale, in un succedersi articolato di poesie, narrazioni e saggi, come già risulta evidente dal sommario

Di particolare rilievo le poesie di Alejandra Pizarnik, proposte nell’inedita traduzione di Alessandro Ghignoli, con testo originale a fronte.

Il numero è introdotto da una riflessione di Silvano Martini (1923-92), poeta e co-fondatore della rivista, che avremo occasione di ricordare nel 2012, per il ventennale della sua scomparsa.

Per chi ancora non è abbonato alla rivista “Anterem”, riteniamo che questo sia il numero ideale per iniziare a confrontarsi con il nostro cammino di conoscenza iniziato nel 1976:
www.anteremedizioni.it/chisiamo_presentazione

L’abbonamento ad “Anterem” è biennale e consente un aggiornamento costante sulle più significative tendenze poetiche internazionali.

 

Abbonarsi è facile. Per informazioni: www.anteremedizioni.it/rivista_abbonamenti_e_richieste

Shin Tanabe, Vivide sequenze

 

Vivide sequenze

Con "INSCRIBED POEM", Shin Tanabe presenta sei immagini la cui elevata valenza estetica si manifesta sia nelle singole opere, sia nel loro progressivo succedersi.

Qualcosa, complice una pregnante raffinatezza, unisce le sei pagine che si susseguono secondo taciti, musicali, ritmi: il suono è anche figura, la figura è anche suono?

È possibile, sì.

Natsuyuki Nakanishi, La sorpresa dell’esserci

 

La sorpresa dell'esserci

Con "Back, White - edge VIII", Natsuyuki Nakanishi espone un articolato complesso di raffinate forme, differenti nell'aspetto e nel carattere cromatico, il cui elegante senso di movimento pare intimamente legato ad una nozione di staticità.

Dico nozione, perché il tratto cognitivo è tutt'altro che assente nel suddetto gioco di opposti.

Marina Gasparini Lagrange, Aperti dedali

 

Aperti dedali

"Labirinto veneziano", di Marina Gasparini Lagrange, si presenta quale intensa scrittura in cui elementi tratti dal mito, nonché dalla storia dell'arte e della letteratura, incontrano propensioni poetiche in grado di metterne in evidenza i profili peculiarmente umani, rendendo il lettore partecipe di processi conoscitivi che non tendono a trarre conclusioni definitive, bensì a descrivere per cerchi concentrici, diffondendo atmosfere, sensazioni, emozioni, immagini.

Raffaella Di Ambra, vivide scritture

 

Vivide scritture

Con "Scritture", Raffaella Di Ambra offre una breve raccolta i cui raffinati ritmi s'avvalgono di pronunce aperte ma succinte, effetto d'una tensione espressiva che nel verso pare trovare la propria naturale dimensione: spontanee scorrono le parole, trattenendo, senza sbavature, quanto occorre non lasciar sfuggire, mentre affascinanti tratti evocativi si diffondono a partire da costrutti verbali non incerti e, a modo loro, semplici.

Domenico Cara, L’aiuto della poesia

Con "Le diagonali della psiche", Domenico Cara presenta un'intensa e complessa silloge la cui caratteristica precipua sembra quella d'essere sospesa tra natura, lingua ed emozione.

Natura, innanzi tutto:

"Gli olmi s'inalveano nello stile più tenero,
vegetale, dei sussurri quieti; recuperano
il conforto delle intese nella penombra,
e limitano il percorso dei loro allarmi".

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