Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Recensioni di Marco Furia su Cara, Di Ambra, Gasparini Lagrange, Nakanishi, Tanabe

Marco Furia è redattore di "Anterem". Per la sua biobibliografia vedi "Chi siamo" nel sito.

Il Concerto di chiusura: Programma di sala

BIBLIOTECA CIVICA DI VERONA

RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA ANTEREM

CONSERVATORIO “F.A. BONPORTI” DI TRENTO E RIVA DEL GARDA

POESIA IN CONCERTO

S U O N O E P A R O L A

Musiche originali su testi poetici e filosofici

Una lettera del filosofo Renzo Lucca a Tiziano Salari su “Gioventù”

Grazie infinite per avermi inviato “Gioventù”.
È stupefacente pensare come poche righe possano suscitare nell’anima del
lettore emozioni così grandi. Fra le tante sollecitazioni, quella che più di
ogni altra mi colpisce leggendo le tue pagine, è la capacità del protagonista
di sospendere gli stimoli esterni, di spogliarsi di tutto ciò che è superfluo
(aphele panta) o di impedimento per accedere al mondo noetico, al mondo

Tiziano Salari, GioventĂą, con premessa di Mara Cini

Due pagine che alludono a una qualche formazione giovanile: una vicenda situata in una sorta di terra iperletterararia dove un autore/lettore lotta, fisicamente e psicologicamente, con stratificazioni di libri, situazioni, personaggi…

Il confronto, faticoso ma non spiacevole, sembra portare ad una condizione di “messa a nudo”, di solitudine, di sfasatura: il prezzo da pagare per far convivere il percorso della vita “esposta” e il percorso dei saperi più nascosti. Mara Cini

 

 

Una nota critica di Paolo Donini su Mariangela GuĂ tteri

Energeia sull’asse d’assedio

postilla a Stati di assedio di Mariangela Guàtteri

 

 

In questo poemetto di Mariangela Guàtteri la voce poetica si declina lungo le assi di tre neurosi.

Il termine neurosi ha una valenza polifunzionale e complessa ma qui sostanzialmente sembra instaurare campi di forze, zone di tensione o frizione vibrante, crampi in cui la parola coagula e per intensificazione prende voce.

Giovanni Infelìse, L’alfabeto sepolto, con una nota di Marco Furia

La cadenza infinita

 

Con “L’alfabeto sepolto”, Giovanni Infelíse presenta una sequenza di versi la cui vivida compostezza pone in essere affascinanti armonie prive d’inizio e fine.

Dove comincia l’arcobaleno? Dove finisce?

Si può soltanto prendere atto della sua rara, leggiadra, presenza.

Così, i versi del Nostro non iniziano, paiono seguenti ad altri, né finiscono, perché alludono ad altri che arriveranno.

Arriveranno o arrivano?

Paolo Donini, da L’ablazione (La Vita Felice, 2010), con una nota di Rosa Pierno

La raccolta poetica di Paolo Donini “L’ablazione”, si presenta come un’investigazione effettuata tramite indizi, reperti, procedure, che spezzano e rendono problematico il flusso narrativo, sul ritrovamento di un oggetto che si situa in maniera indecidibile: esso è riferibile sia al campo dell’immanenza che a quello della trascendenza: “indizi / sparsi ad arte per credere e far credere / una morte sola, irrelata, a un presunto / capolinea della Storia, persino necessaria”.

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