Ranieri Teti

Laura Caccia su Pedagogia del volto di Nicola Contegreco

Nel sangue del dire

Cosa ci insegna un viso, o, come si chiede Nicola Contegreco in “Pedagogia del volto”, quante leggi vi sono scritte?

Se, da un lato, l’autore vorrebbe poter dire “attraverso la linea / curva delle labbra”, dall’altro non può che registrare “i resti vivi del volto in itinere quella sua / trasmutazione di gorghi e di espressioni // distanti quanto l’incapacità di una lingua / sempre più lontana dalla via che deborda”.

Mara Cini su Incipit di Paola Zallio

Numerosi interessanti elementi si intravedono in Incipit, prosa poetica di Paola Zallio:

indagine sulla nascita del linguaggio tra ricerca di ordine “razionale” e ascolto delle pulsioni archetipiche, indagine sul germogliare e il fiorire della lingua nel formarsi dei nomi.

Mara Cini su Donne: le differenze di una crisi di Silvia Del Vecchio

L’analisi di Silvia del Vecchio riguarda il ruolo delle donne nella sfera economica e pubblica e rimarca come la cesura fra le “ragazze 2.0” e le giovani con le gonne a fiori…è un fossato che s’inscrive dentro una lacerazione storica più vasta.

Sarebbe interessante, in un ambito più approfondito, mettere a confronto anche il lavoro di scrittura di queste diverse generazioni femminili così prossime e così diverse.

Flavio Ermini su Frammenti di un discorso poetico di Rosa Salvia

Saggio narrativo

La poesia è una specie di strumento ottico che ci consente di vedere in noi stessi quello che – senza poesia – non avremmo mai visto. In altri termini: la parola poetica ci consente di accostarci alle nostre istanze più profonde, fino ad aprirci alla nostra essenza.

Gennaio 2017, anno XIV, numero 33

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel vento n.33

Una corsa sui versanti della poesia, edita e inedita, e della prosa inedita.

Versanti che rappresentano molte e varie realtà poetiche in atto in questi anni. Il nuovo numero di “Carte nel vento” raccoglie, oltre a quelle già pubblicate, altre note critiche su segnalati e finalisti della 29^ edizione del Premio Lorenzo Montano, prodotte dalla redazione di “Anterem” al completo.

A questo proposito citiamo due considerazioni sul lavoro svolto.

Afferma Laura Caccia: “Offrono possibilità di numerose riflessioni queste opere poetiche, ma soprattutto lasciano intuire, nei loro percorsi che intrecciano temi, lingue e linguaggi diversi, il vibrare sullo sfondo di una tensione comune. Con un punto fermo sull’esser-ci, attraverso un pensiero poetico in dialogo tra il linguaggio e l’esistere”.

Aggiunge Flavio Ermini, parlando della prosa: “Caratteristica di questa sezione è la sua grande libertà stilistica e di genere. Infatti la prosa inviata può essere costituita da una narrazione, un saggio breve, una prosa poetica… Diciamo che è una sezione che va oltre le categorie, oltre le classificazioni. Lo dimostrano le prose pervenute nel corso degli anni. Il nostro tempo è assillato dal culto della categorizzazione, della misurazione. E invece noi diciamo che l’esistenza è sempre una deviazione dal canone e che è necessario diffidare di ogni generalizzazione.

Insomma, si parla tanto di andare oltre i generi. Qui ne facciamo pratica”.

Consapevoli che molto debba ancora accadere, ripartiamo alla ricerca di nuovi paesaggi con la XXXI edizione del “Montano”

In copertina: Fausta Squatriti, Memento mori, grafite e pastello su carta, 2013

Scarica il bando della 31^ edizione del Premio Lorenzo Montano

Opera edita

Patrocinio: Associazione Anterem – Biblioteca Civica di Verona

 

Poeti premiati con Menzione

Daniele Andreis, Carta schianta, NODe, 2015

Maddalena Bergamin, Scoppieranno anche queste stagioni, Marcos Y Marcos, 2015

Giovanni Campana, Delle parole (e loro luoghi), Elison Publishing, 2015

Laura Cantelmo, Geometrie scalene, Marco Saya Edizioni, 2016

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