Ranieri Teti

Carmen Gallo, da "Paura degli occhi", L'Arcolaio 2014, nota di Rosa Pierno

Il tema dello sguardo, del distinguere con gli occhi per conoscere, presente nella maggior parte delle poesie di questo volume è intrecciato indissolubilmente con un altro tema: quello della separazione e della fine che è poi quello dell'impossibilità di vedere. Vedere è dunque avere una relazione con un altro essere. Perdere una persona è come perdere gli occhi. Ma vi è anche un vedere con la sola mente, modo che si attiva quando nella perdita si ritrovano tute le immagini accumulate in precedenza.

Una prosa inedita

a Trotula che dispensò bellezza e cura - frammenti di un culto misterico

 

Nota biografica

Nome: Sofia Demetrula Cognome: Rosati
Professione: ricercatrice, poeta dimitra@fastwebnet.it
web: http://trattiessenziali.com
tratti essenziali: https://twitter.com/sofiademetrula
https://www.facebook.com/sofiademetrula

Pubblicazioni/attività:

Sofia Demetrula Rosati, “A Trotula che dispensò bellezza e cura – frammenti di un culto misterico”, nota di Mara Cini

Un mediterraneo frammento di racconto situato in un tempo mitico dove regna il principio del naturale, dove, ancor prima che fosse impressa la parola alle pietre e la tradizione orale si potesse srotolare nel tempo della memoria gli elementi vegetali, terresti, marini dominano, in una specie di perfezione primordiale.

Lella De Marchi, una poesia inedita, “A-polide, A-melia” (omaggio ad Amelia Rosselli), nota di Marco Furia

“A – polide A – melia”, di Lella De Marchi, è un intenso componimento dedicato alla compianta Amelia Rosselli.

L’immagine iniziale presenta qualità descrittive e richiami esistenziali ai quali, ovviamente, l’autrice non è estranea:

“Amelia distesa nella roulotte delle esistenze dette più

volte e rimaste da postulare in fondo alle scale si

lascia guardare da noi dal nostro essere vivi dell’essere

vivi, nuda respira comunque quandanche nel vuoto di

Maria Grazia Insinga, dalla raccolta inedita “Ophrys”, nota di Giorgio Bonacini

Parola che sa diventare quello che è. Questo è ciò che la scrittura poetica riesce a fare quando innesta i suoi gradi di significazione nella materia della voce. Ciò che avviene è una moltiplicazione per spaccatura del senso, e ogni pezzo non è più una parte, ma un nuovo tutto in cui ciò che è prende corpo: si forma e si trasforma, inventa costantemente se stesso, ma mai si conforma.

Febbraio 2017, anno XIV, numero 34

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Carte nel vento n.34

 

La storia del Premio Lorenzo Montano continua a rinnovarsi, anche dopo trenta indimenticabili anni ricchi di voci, scoperte, incontri, emozioni, intensità.

Il merito è tutto degli autori che vi prendono parte, contribuendo a raccontare la nostra finitezza e il suo spavento nella radice della creatività, nelle più variegate forme, con i diversi stili che rappresentano il nostro poetico contemporaneo.

Accompagnati dalle note della redazione di “Anterem” ne sono testimoni, nel presente numero di “Carte nel vento”, Enzo Campi, Lella De Marchi, Patrizia Dughero, Carmen Gallo, Maria Grazia Insinga, Sofia Demetrula Rosati, Ambra Simeone e Roberto Valentini: poeti e prosatori della 30^ edizione.

In chiusura Francesco Bellomi, pianista e vera e propria colonna sonora del Forum, compositore che ogni anno si misura con i vincitori del Premio, ci fa entrare nel suo laboratorio musicale.

Tutto questo mentre è in corso la 31^ edizione del “Montano”, organizzata per i poeti, i prosatori e i saggisti che vorranno percorrere un tratto di strada in una lunga storia

Scarica il bando della 31^ edizione del Premio Lorenzo Montano

In copertina: Francesco Bellomi ritratto da Marina Busoni, Forum Anterem 2016

Marco Furia su In-morte di Laura G.V. di Paolo Ferrari

Inusuali traguardi

Con “In – morte di Laura G.V.”, Paolo Ferrari presenta una raccolta dalla fitta persistenza verbale, accompagnata da intense immagini astratte.

Il primo verso è esplicito:

“Insidiosa realtà capziosa”.

Il poeta avverte la “realtà” come insidia: la realtà o il linguaggio degli uomini?

Ultima pagina: “Memento mori” di Fausta Squatriti, particolari e nota dell’Autrice

Memento mori, 2014

Memento mori sta ad una fase di ricerca degli ultimi anni, nella quale mi sento libera di fare quello che mi piace fare, e il disegno è tornato tra le mie mani sempre più come una necessità.

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