Ranieri Teti

Paolo Donini, da L’ablazione (La Vita Felice, 2010), con una nota di Rosa Pierno

La raccolta poetica di Paolo Donini “L’ablazione”, si presenta come un’investigazione effettuata tramite indizi, reperti, procedure, che spezzano e rendono problematico il flusso narrativo, sul ritrovamento di un oggetto che si situa in maniera indecidibile: esso è riferibile sia al campo dell’immanenza che a quello della trascendenza: “indizi / sparsi ad arte per credere e far credere / una morte sola, irrelata, a un presunto / capolinea della Storia, persino necessaria”.

Omaggio ad Adriano Spatola 1: una testimonianza di Giulia Niccolai

Parola per Parola
Convegno internazionale di poesia organizzato
da Anterem e dalla Biblioteca Civica di Verona
Anteprima

Dicembre 2011, anno VIII, numero 15

Logo di Carte nel Vento
 

Questo numero di “Carte nel Vento” è interamente dedicato al convegno Parola per parola, recentemente promosso da “Anterem” e dalla Biblioteca Civica di Verona, in occasione dei 25 anni del Premio Lorenzo Montano.

Per consentire una lettura ottimale, dato l’elevato numero di contenuti, uscirà frazionato in due parti. Nella prima, oltre al ricordo di Adriano Spatola, trovano spazio i testi commentati dei vincitori del 25° “Montano”: Paolo Donini, Mariangela Guàtteri, Giovanni Infelìse, Tiziano Salari. Questa proposta è l’ideale premessa alla nuova edizione del Premio, di cui è possibile scaricare il bando.

Improvviso e dopo: Premio Lorenzo Montano 1997

Giuliano Mesa - Premio Lorenzo Montano 1997

Giuliano Mesa (1957 – 2011)

considera che questo non è più questo
che fuori non è rimasto nulla
fuori più nulla
la strada l’asfalto la polvere
dentro la culla vecchia vuota

immagina che questo non può tornare
nemmeno come un’immagine

dentro più nulla
le ciglia le palpebre l’occhio
fuori la luce calda vuota 

considera che questo non è più questo
fuori non è rimasto nulla
dentro più nulla
breve lunga breve, breve lunga breve
lunga breve breve, breve breve breve

 

“Improvviso e dopo”, da cui è tratto il testo qui sopra riproposto, vinse il Premio Lorenzo Montano nel 1997, anno in cui venne pubblicato in volume da Anterem edizioni. L’opera contiene la prefazione di Giuliano Gramigna (“Si sa a che effetto riesce la constatazione della nullità della parola, e del suo oggetto. Ce ne sono almeno due esempi insigni: Beckett e Caproni...”) e le preziose note ai testi dell’Autore (“Se affiorano echi beckettiani, nessuna casualità, pur nell’improvvisazione, perché proprio leggendo Beckett, or sono vent’anni, cominciai a scrivere, nel limite della giovane età e del poco talento, com maggiore consapevolezza – e chiudere i conti con i padri, anche per i figli più indegni, è sempre arduo”). 

 

questo è deriso
perché non ha capienza
è una maceria mutilata
una glottide secca
una mucosa dove non permea nulla
né nulla trattiene perché s’intorbidi
o s’intrida almeno di globuli
nei ruvidi interstizi
prima e dopo che sia finito
che sia deciso questo almeno
questo passarsi la mano

da “Anterem” 53, dicembre 1996

XXV Edizione (2011) - Esiti per Opera edita – Provincia di Verona

Poeti premiati con Menzione d’onore 
 

Ettore Campadelli, Se la parola è un atto, Book Editore2011; Caterina Camporesi, Dove il vero si coagula, Raffaelli Editore 2011; Alfonso Cardamone, Della consumazione del rogo, Pellegrini Editore 2009; Vincenzo Di Oronzo, In fuga dal volto, Edizioni L’Arca Felice 2010; Oronzo Liuzzi, Io e Caravaggio, Secop Edizioni 2010; Elia Malagò, Incauta solitudine

Condividi contenuti