Ranieri Teti

Kiki Franceschi, opere visive da "Décodages", con una nota dell’Autrice

Silvia Ferrari Lilienau, saggio d’arte, "La coda del Surrealismo", con premessa di Mara Cini

Ecco da Silvia Ferrari Lilienau un’ analisi  delle forme artistiche del contemporaneo che mette il “fruitore” sempre più al centro della “produzione”  e lo porta ad essere, in parallelo, anche critico di un’espressività che si presume  “la coda del surrealismo”.

Sofia Demetrula Rosati, un inedito, "Il demolito è l’unica dimora del ritorno", con una nota di Marco Furia

Persefone esce dal Tartaro per reiterare l’annuale ritorno sulla terra. Demetra l’attende. Ade l’insegue. Sfinita dall’eterna divisione tra il desiderio di un uomo che la trattiene nel mondo delle ombre e una madre (doppio di sé) che la reclama alla vita, per far maturare i campi d’orzo, Persefone dimentica il suo compito. Il suo ventre nel mondo delle ombre rimane sterile, mentre quello della madre, doppio di sé, partorisce ogni anno, grazie a lei.

Enrico De Lea, inediti da "La furia refurtiva", con una nota di Giorgio Bonacini

dalla sezione Serpe di Laconia



(introibo)


Risibili alle passioni del rapace
falcidiato volto,
la presa pur convinta della mano
e il mesto freddo della pietra
lavica, come di profilo
calcidese o messenio, mercatante,
profugo da un mare,
per cui levare l’acqua all’occasione
d’umiliato controllo, debito
all’occhio ionico, tra brume.

Mauro Germani, da “Terra estrema”, L’arcolaio 2011, nota critica di Rosa Pierno

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Lontananza che allontana.

Notte dentro la notte.

Danzano le ombre
al canto dell’Assenza
e già nel buio
si perdono i confini,
i nostri nomi incerti.

E non c’è più

         non è più qui

il corpo ignoto
del mondo.

 

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