Gennaio 2019 Anno XVI numero 41

Roberto Valentini, dalla raccolta inedita “La Passione”, nota di Laura Caccia

Trittico

La Passione”, che Roberto Valentini mette in versi nella silloge omonima, si declina pensosa nel confronto tra il divino e l’umano sui temi del male e del dolore, dell’angoscia e della morte, della verità e del mistero.

Fausta Squatriti, da “Olio santo”, New Press Edizioni, 2017, nota di Flavio Ermini

Fausta Squatriti è poeta e artista. Il suo più recente libro di poesia ha per titolo Olio Santo ed è edito da New Press.

È un titolo che rimanda esplicitamente all’unzione degli infermi e dunque alla cura.

In questa opera, infatti, Fausta Squatriti ci parla di un essere umano situato sul crinale che divide l’età moderna dall’epoca che verrà. E ci avverte che angoscia e sofferenza stanno operando in molti punti dell’epoca contemporanea, tanto da indurci all’apatia.

Gabriele Pepe, una poesia inedita, “Metafisiche da passeggio”, nota di Ranieri Teti

Un testo, sin dal titolo, peripatetico. Allo stesso tempo dichiaratamente ontologico.

Mentre si passeggia, distratti e attenti, senza fretta, è possibile soffermarsi non solo nel veduto o nel linguaggio che ci accompagna, non solo nel pensiero, ma anche negli accadimenti di un intorno mobile che vanno astraendosi per diventare, tutti insieme, fondamenti.

Come ci ricorda Remo Bodei, “la via del concreto transita per l’astratto”.

Anna Maria Giancarli, da “E cambia passo il tempo”, Robin Edizioni, 2014, nota di Flavio Ermini

Anna Maria Giancarli è nata a Roma e vive a L’Aquila. Dopo un’intensa attività politica, si è dedicata completamente alla poesia.

Ha pubblicato oltre 10 raccolte di poesie.

Alessandro Assiri, una poesia inedita, “Senza titolo”, nota di Ranieri Teti

"La nostalgia ha un suo colore, un bisogno di visi, un asservirsi alle cose; perché ricordiamo facce e desideriamo assenze. Un’atmosfera furiosa, la nostalgia, dalla quale emergono uomini che avrebbero potuto, ma non hanno osato. Poi, dopo, molto dopo, tra gli effluvi del giorno, affiorano sogni possibili”.

Jacopo Ricciardi, da “Sonetti reali”, Iride/Rubbettino Edizioni, 2016, nota di Flavio Ermini

Jacopo Ricciardi è poeta e narratore. Ha pubblicato diversi libri di poesia e due romanzi.

Sonetti reali, edito nel 2016 da Iride – marchio del gruppo Rubbettino –, dà corpo a una tensione verso un altrove irraggiungibile, verso una compiutezza che sembra non appartenere al nostro mondo.

Mario Benedetto, una prosa inedita, “L’era in cui viviamo”, nota di Davide Campi

Tema centrale del testo di Mario Benedetto è la dimensione del tempo nella comunicazione umana, la sua valutazione culturale, la sua ottimizzazione.
Nella prima parte viene analizzato il trasferimento delle idee nel mondo della rete globale; il sistema di analisi è semplice: si parte citando dati quasi banali, ampiamente vulgati e si continua a scavare in questi, sino portarne alla luce gli esiti ultimi, le conseguenze meno evidenti e quelle più nascoste.

Stefano Della Tommasina, da “Global”, Oèdipus, 2017, nota di Flavio Ermini

 

Stefano Della Tommasina ha pubblicato la sua opera prima con Anterem. Global è il suo secondo libro, edito da Oèdipus nel 2017.

Questo lavoro si configura come un movimento verso l’ulteriorità. Un movimento che induce a sottrarci da qualcosa che sta in superficie per indagare l’interiorità.

Questo movimento manifesta due versanti del dire. Uno si prende cura della forma a tutti visibile delle cose; l’altro si rivolge all’informe proprio delle immagini illeggibili.

Emanuela Mariotto, dalla raccolta inedita “Alzheimer”, nota di Laura Caccia

Sorella poesia

E se la poesia fosse proprio la “parola deformata” che Emanuela Mariotto sussurra dolorosamente nella raccolta “Alzheimer”, in cui la drammatica vicenda familiare si fa dire di un altro senso?

Un dire che ustiona: “È caduta”, scrive l’autrice, “come goccia di fuoco / la tua prima parola deformata / scottandomi la gola”, nella vertigine di un dolore e di un abisso che solo la poesia può osare toccare, accarezzare.

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