Flavio Ermini, Ranieri Teti, Mario Varini

Alessandro Assiri, una poesia inedita, “Senza titolo”, nota di Ranieri Teti

"La nostalgia ha un suo colore, un bisogno di visi, un asservirsi alle cose; perché ricordiamo facce e desideriamo assenze. Un’atmosfera furiosa, la nostalgia, dalla quale emergono uomini che avrebbero potuto, ma non hanno osato. Poi, dopo, molto dopo, tra gli effluvi del giorno, affiorano sogni possibili”.

Jacopo Ricciardi, da “Sonetti reali”, Iride/Rubbettino Edizioni, 2016, nota di Flavio Ermini

Jacopo Ricciardi è poeta e narratore. Ha pubblicato diversi libri di poesia e due romanzi.

Sonetti reali, edito nel 2016 da Iride – marchio del gruppo Rubbettino –, dà corpo a una tensione verso un altrove irraggiungibile, verso una compiutezza che sembra non appartenere al nostro mondo.

Mario Benedetto, una prosa inedita, “L’era in cui viviamo”, nota di Davide Campi

Tema centrale del testo di Mario Benedetto è la dimensione del tempo nella comunicazione umana, la sua valutazione culturale, la sua ottimizzazione.
Nella prima parte viene analizzato il trasferimento delle idee nel mondo della rete globale; il sistema di analisi è semplice: si parte citando dati quasi banali, ampiamente vulgati e si continua a scavare in questi, sino portarne alla luce gli esiti ultimi, le conseguenze meno evidenti e quelle più nascoste.

Stefano Della Tommasina, da “Global”, Oèdipus, 2017, nota di Flavio Ermini

 

Stefano Della Tommasina ha pubblicato la sua opera prima con Anterem. Global è il suo secondo libro, edito da Oèdipus nel 2017.

Questo lavoro si configura come un movimento verso l’ulteriorità. Un movimento che induce a sottrarci da qualcosa che sta in superficie per indagare l’interiorità.

Questo movimento manifesta due versanti del dire. Uno si prende cura della forma a tutti visibile delle cose; l’altro si rivolge all’informe proprio delle immagini illeggibili.

Emanuela Mariotto, dalla raccolta inedita “Alzheimer”, nota di Laura Caccia

Sorella poesia

E se la poesia fosse proprio la “parola deformata” che Emanuela Mariotto sussurra dolorosamente nella raccolta “Alzheimer”, in cui la drammatica vicenda familiare si fa dire di un altro senso?

Un dire che ustiona: “È caduta”, scrive l’autrice, “come goccia di fuoco / la tua prima parola deformata / scottandomi la gola”, nella vertigine di un dolore e di un abisso che solo la poesia può osare toccare, accarezzare.

Gennaio 2019, anno XVI, numero 41

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 

Gennaio 2019 anno XVI, numero 41

Con questo nuovo numero di "Carte nel vento" torniamo temporalmente all’edizione 2017 del Premio Lorenzo Montano, dando evidenza a opere che furono premiate con "Segnalazione".

Tutti gli autori presenti sono introdotti da alcuni poeti della redazione di "Anterem", che coincide con la giuria del Premio.

Il nostro incessante lavoro intorno alla poesia e alla prosa prosegue da molti anni ed è documentato nei precedenti numeri di questo periodico; viene svolto per tutte le sezioni in cui il "Montano" si articola ("Raccolta inedita", "Opera edita", "Una poesia inedita", "Una prosa inedita") e per tutte le opere segnalate e finaliste.

Siamo lieti di comunicare che il bando della 33^ edizione (2019) è disponibile scarica il bando.

(leggi tutto)

In copertina: Nicoletta Bidoia, due Collage, serie ITAJ, 2013

n. 97, Per oscuri sentieri

No, la parola d’ordine per gente come noi è:

avanti verso la tua essenza!

Trakl

Gli esseri umani si sono smarriti perché si sono abbandonati alle apparenze, consentendo così al molteplice d’imporsi come una vera e propria potenza nell’attribuzione dei nomi. In tal modo, il linguaggio ha iniziato a dire «è» riferendosi alla molteplicità, quando invece avrebbe dovuto assegnare l’essere esclusivamente all’Uno originario.

Costi di gestione anno 2017

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ANTEREM

COSTI DI GESTIONE ANNO 2017

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